CASERTA – Il grandissimo cuore degli uomini e delle donne che fanno parte della Brigata “Garibaldi”, non si smentisce mai. Anche se si trovano a migliaia di chilometri dalla madre Patria, si ricordano di chi in Italia sta trascorrendo un bruttissimo periodo ed hanno agito di conseguenza.
Infatti, i bersaglieri, simbolo di professionalità e generosità sempre pronti al servizio del Paese, come dimostrato dai soldati della Brigata Bersaglieri Garibaldi che in Afghanistan hanno raccolto e donato quindicimila euro per le popolazioni colpite dal sisma attraverso l’associazione Nazionale Bersaglieri. Un gesto di cui nessuno dubitava e che rende onore ad un Corpo, quello dei bersaglieri, che dalla loro nascita (18 giugno 1836 ad opera del Generale Alessandro La Marmora), ha seguito l’Italia dalla nascita ai giorni nostri, anzi i bersaglieri sono la Storia d’Italia. L’importanza di questa iniziativa rafforza ancora di più i vincoli di fratellanza tra i militari in servizio e in congedo, improntati all’adempimento del comune dovere verso il Paese e rappresenta un’importante occasione per riflettere sull’importanza dei valori che sono il tratto distintivo della nostra identità militare. In questo particolare momento la nostra massima attenzione è rivolta alle unità operative dell’Esercito ed il corpo dei bersaglieri rappresenta un elemento irrinunciabile della componente operativa. I sei reggimenti bersaglieri, negli ultimi 12 mesi sono stati tutti impegnati nelle missioni all’estero, ciò è un chiaro indicatore del contributo dei bersaglieri alle operazioni fuori area. Attualmente, la brigata “Garibaldi” sta operando nella regione ovest dell’Afghanistan, mentre l’11° reggimento bersaglieri è impegnato in Kosovo.
Nunzio De Pinto