NAPOLI – “La situazione della sicurezza sui treni e nelle stazioni ferroviarie in Campania è ormai diventata insostenibile”. E’ quanto denunciano in una nota indirizzata ai prefetti e alle forze dell’ordine delle cinque province, alla Regione e al gruppo Fs, le segreterie regionali dei sindacati di categoria Filt- Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, UglTrasporti, Fast Ferrovie e Orsa, che parlano di “continui episodi di minacce e aggressioni ai danni del personale addetto ai treni e alle stazioni” e chiedono “un immediato intervento delle autorità preposte alla sicurezza e un urgentissimo incontro al fine di evitare conseguenze più gravi”.
La presa di posizione dei sindacati arriva dopo l’ episodio avvenuto qualche giorno fa alla stazione ferroviaria di Caserta in cui “un manovratore”, scrivono i sindacati, “si è dovuto rinchiudere nel casotto in cui lavora, denominato posto a terra, situato presso il deposito di materiale rotabile al’interno dello scalo, a seguito di minacce e tentativi di aggressione da parte di indigenti che pretendevano l’apertura notturna delle porte dei treni per potervi pernottare, come è ormai consuetudine da anni. Solo l’intervento della polizia ha evitato il peggio”. La mancanza di sicurezza è dovuta alla chiusura notturna dell’ufficio della Polizia Ferroviaria, alle prese con la scarsità di uomini e risorse; alla stazione di Caserta inoltre il problema sicurezza si è aggravato in quanto “qui hanno ormai trovato rifugio – scrivono i rappresentanti dei lavoratori – parte degli ‘ospiti’ abituali della stazione di Napoli Centrale allontanate dagli agenti del servizio di vigilanza istituito”.