L’attesa è terminata. Non c’é stato nessun nuovo rinvio, neanche per l’impegno della Nazionale: la Federcalcio ha reso noti i verdetti della Commissione Disciplinare per il processo di primo grado al Calcioscommesse nato dall’inchiesta condotta dalla Procura di Cremona.
Poche le sorprese riservate dalla Commissione presieduta da Sergio Artico, che, in gran parte, ha ricalcato le richieste dell’accusa, confermando la solidità dell’impianto accusatorio costruito dal Procuratore federale Stefano Palazzi. A meno di ribaltamenti nei successivi gradi di giudizio – l’appello in Corte di Giustizia Federale si terrà già la settimana prossima -, il Pescara inizierà la sua avventura in Serie A con una penalizzazione di 2 punti per responsabilità oggettiva nell’illecito commesso dal suo calciatore Gianluca Nicco (squalificato tre anni) in occasione di Piacenza-Pescara del 9 aprile 2011. E’ parzialmente ridotta, invece, la penalizzazione del Novara che, nonostante “la gravità delle condotte dei tesserati”, ha ricevuto uno sconto di due punti sui sei richiesti inizialmente da Palazzi (che sollecitava anche l’esclusione dalla Coppa Italia) perché la Disciplinare ha ricoscosciuto “l’ampia e idonea attività di prevenzione attuata dalla Società, puntualmente documentata; per il fatto di aver provato a combattere il fenomeno delle scommesse arrivando a denunciare un propria gara sospetta per flussi anomali e per i danni diretti ricevuti dai propri tesserati”. La partita sospetta è Napoli-Novara e il programma di prevenzione è l’adesione a Federbet. Forte sconto all’AlbinoLeffe, che inizierà il prossimo campionato di Lega Pro con 15 punti di handicap (anziché 27) perché la difesa del club lombardo ha dimostrato alla Commissione i “danni ricevuti dalla società per gli illeciti commessi dai propri tesserati”. Sconti anche a Reggina (da -6 a -4), Piacenza (-11 anziché -19), Monza (da -6 a -5), Ancona (da -10 a -8); mentre sono stati confermati il -2 al Padova e il -1 ad Empoli e Ravenna. Solo ammende per responsabilità oggettiva per Sampdoria, Siena e Spezia (50mila euro le prime due, 30mila la terza). Richieste dell’accusa sostanzialmente confermate anche per i tesserati, con i cinque anni di squalifica e preclusione inflitti a Mario Cassano (violazione plurima degli articoli 6 e 7 del CGS), Nicola Santoni (“pluralità di illeciti commessi”, anche in Padova-Atalanta del 26 marzo 2011), Luigi Sartor (collegamento con gli scommettitori asiatici) e Alessandro Zamperini (reo di avere un “ruolo di rilievo assunto nell’associazione a delinquere, la effettuazione di scommesse illecite e la partecipazione all’illecito sportivo relativo alla gara Cesena-Gubbio”). In tutto sono ben 33 i tesserati condannati (senza considerare i 19 che avevano patteggiato), compresi l’ex ds del Grosseto Andrea Iaconi, inibito per 3 anni e 9 mesi (con uno sconto di pena come per gli altri dirigenti coinvolti quando, invece, Palazzi aveva chiesto pene più severe proprio per il loro ruolo societario),ße l’ex Novara Nicola Ventola (3 anni e 6 mesi). Prosciolti, invece Luigi Consonni, Achille Coser, Maurizio Sarri e Rijat Shala. “Le sentenze non vanno commentate, ma solo condivise”, ha dichiarato oggi il ministro per lo Sport, Piero Gnudi. Ma tanti dei 33 tesserati e i 14 club sanzionati sono pronti a ricorrere in appello (dovranno presentare la richiesta entro 4 giorni). Nel frattempo, però, l’inchiesta della Procura federale prosegue e punta la Serie A. “Sarà un’estate molto impegnativa per il calcio italiano”, ha ammonito il presidente del Coni Gianni Petrucci. Un’estate bollente.