Coltivatore di marijuana nei boschi e appassionato di una specie protetta di tartarughe a casa. Protagonista un pensionato di Rocca di Neto, Antonio Patera, gia’ noto alle forze dell’ordine, che e’ finito in manette. Sono stati i carabinieri della locale stazione e del Comando provinciale di Crotone a scoprire l’uomo mentre annaffiava 280 piante di canapa.
La scoperta e’ avvenuta, dopo un lungo appostamento in un’impervia zona boschiva, dove era stata creata una piantagione con esemplari alti tra 1,50 metri e 2 metri. Il metodo utilizzato per coltivare la piantagione e’ conosciuto nell’ambiente come ‘guerriglia outdoor’, e consiste in un differente modo di annaffiatura che consente di razionare notevolmente l’acqua impiegata, favorendo la crescita delle piante senza particolari sforzi da parte del coltivatore, in zone impervie e soprattutto di difficile individuazione da parte di estranei. Nella successiva perquisizione domiciliare nell’abitazione di Patera, i militari hanno rinvenuto 40 esemplari di “Testudo Hermanni”, una specie protetta di tartarughe di terra, attualmente affidate alle cure dei militari della stazione di Rocca di Neto, in attesa di essere rimesse in liberta’.