CASAGIOVE – C’è un antico detto che recita più o meno così: “Non c’è peggiore sordo di chi non vuol sentire”. Lo scorso 10 maggio, una numerosa e qualificata delegazione di donne del PD ha consegnato al Presidente del Consiglio Comunale, dr. Roberto D’Andrea, un ordine del giorno del quale si chiedeva la discussione pubblica e aperta in una apposita seduta del Consiglio. Nello scritto le donne Pd esprimevano una generale esigenza di sicurezza, facendo propri i drammi della disoccupazione, indicando le ricadute della crisi sulle famiglie ed in particolare sulle donne, denunciando la riduzione dei servizi sociali e rivendicando l’esigenza di una città a misura di donna.
A queste premesse si fanno seguire richieste precise di impegni da assumere: Promuovere lo sviluppo di politiche formative a lavori e professioni per facilitare l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro, coinvolgendo le Associazioni imprenditoriali, la Regione Campania e l’Amministrazione Provinciale, e incentivando, con esenzioni, le imprese locali che assumono donne e giovani; Definire una progetto per una “Città a misura di donna” che partendo dalla individuazione di bisogni e criticità integri e migliori con logica sistemica i servizi sociali destinati alle famiglie; gli interventi a sostegno delle donne lavoratrici; l’equilibrio urbano per la difesa dell’ambiente e la sua salubrità prevedendo asili nido e rispettando e creando spazi verdi e di socializzazione, potenziando l’ illuminazione dei luoghi pubblici e il sistema di video-sorveglianza contro i rischi di violenze, vandalismi, pericolosi comportamenti di guida; i trasporti pubblici comunali e intercomunali e quelli scolastici; le possibilità di espressione delle qualità artistiche del mondo femminile; la rete informatica del Comune per dare informazioni, riceverne e interagire; l’informazione e la formazione sui rischi per la salute per prevenire incidenti sul lavoro e domestici e malattie professionali; la funzione di sentinelle del territorio affidata alla Polizia Urbana coadiuvata dalla Protezione Civile e da componenti di volontariato; dar vita, per iniziativa della Commissione pari opportunità, ad un Centro di Documentazione Donna e delle Diversità nella Biblioteca Comunale. Da allora, salvo un interlocutorio e, di fatto, inutile incontro avvenuto in Comune, non si sono riscontrate novità. Perciò, le Donne Democratiche di Casagiove hanno espresso in una nota il loro disappunto e la preoccupazione per non aver, fin’ora, ricevuto risposte e per vedere rinviato sine die il confronto sui contenuti del loro documento. La messa in evidenza dei problemi collegati alle diseguaglianze di genere, all’occupazione femminile e giovanile, all’apertura delle istituzioni sono esigenze vere e sentite dalla collettività. Il silenzio e il ritardo nel dare risposte alle richieste avanzate solleva giuste preoccupazioni circa il livello d’attenzione che ad esse s’intende destinare. Le Donne Democratiche, che non temono di essere una goccia nel mare, perché sono portatrici di una domanda che emana da un vasto malcontento, hanno invitato, pertanto, l’Amministrazione Comunale e tutti i cittadini a riflettere sui problemi che l’insicurezza e la violenza sulle donne creano nella società d’oggi, sul potenziale che le donne sono impedite di esprimere nel lavoro e nelle istituzioni e per la civiltà del Paese. Solo in un contesto che riconosce pienamente il ruolo e la funzione delle donne” – conclude la nota – “può essere perseguito il bene di tutti e migliorare il livello della vita dei cittadini”.
Nunzio De Pinto