Un malore o una tragica fatalita’ sono la causa dell’annegamento dell’ operaio albanese che ieri pomeriggio, dopo aver salvato i due figli dalla corrente del fiume Tanaro, e’ stato trascinato a sua volta dalle acque. Il cadavere e’ stato ritrovato dai sommozzatori dei vigili del fuoco: era incastrato tra due blocchi di cemento. E’ accaduto ad Antignano, nell’astigiano.
L’uomo, Moishi Arben, 37 anni, abitante ad Asti, stava trascorrendo la domenica con la moglie e i due figli, un bambino e una bambina di sei e otto anni. I piccoli, che si erano tuffati in acqua per un bagno, rischiavano di annegare se lui non fosse prontamente corso in loro aiuto. Arben si e’ buttato nel fiume e li ha portati a riva con l’aiuto di due ragazzi romeni, poi inspiegabilmente e’ caduto in acqua ed e’ stato travolto. Resta da stabilire se si sia gettato volontariamente per recuperare qualche oggetto, probabilmente un giocattolo o se per lo sforzo compiuto sia caduto per un malore. Per recuperarne il corpo sono intervenuti i vigili del fuoco, con i sommozzatori, la Protezione civile ed i Carabinieri.