CASERTA – Un importante intervento di chirurgia spinale è stato effettuato oggi presso l’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta. Vi hanno preso parte 3 diverse équipe chirurgiche afferenti alle unità operative di Cardiochirurgia, diretta dal prof. Luigi Piazza, Chirurgia Vascolare, diretta dal dr Federico Nardi e Neurochirurgia, diretta dal dr Leonardo Caracciolo.
Il paziente nel mese di settembre 2011 era rimasto vittima di un incidente sul lavoro, cadendo da una impalcatura. Giunto nel pronto soccorso neurochirurgico paraparetico, cioè con un grave deficit del movimento delle gambe e con il rischio di perderne l’uso, praticava le indagini diagnostiche, che mostravano lo scoppio del corpo della prima vertebra lombare (L1).
Veniva operato immediatamente di stabilizzazione vertebrale posteriore, un intervento che prevede l’impianto di viti in titanio direttamente nei peduncoli dei corpi vertebrali ancora integri sopra e sotto la lesione. Dopo l’intervento il paziente poteva essere rimesso in piedi precocemente, senza più rischiare di rimanere paralizzato.
Per consentirgli di riprendere la sua normale attività e garantire il pieno ripristino della statica vertebrale, è stato, quindi, programmato l’intervento di ricostruzione del corpo vertebrale scoppiato.
L’intervento è consistito nella asportazione dei frammenti del corpo vertebrale rotto, per via anteriore, ovvero attraverso la contemporanea apertura del torace e dell’addome, con sezione del diaframma, per operare sulla colonna vertebrale immediatamente dietro cuore, reni e fegato.
Il corpo vertebrale è stato quindi sostituito con una protesi in titanio accuratamente modellata ad hoc.
Il paziente ha superato benissimo l’intervento, che ha richiesto la padronanza delle più avanzate metodiche chirurgiche e di monitoraggio intraoperatorio sia dei parametri vitali che dell’integrità delle vie nervose interessate.
Impegnativo, quindi, il lavoro dei chirurghi, che per più di 6 ore si sono alternati al campo operatorio, in particolare i neurochirurghi dr Armando Rapanà, responsabile della procedura, e d.ssa Alessandra Alfieri, il cardiochirurgo Francesco Longobardi, il chirurgo vascolare Raffaele Carbone. La d.ssa Rosaria Piccirillo e il dr Lorenzo Russo Raucci hanno assistito il paziente dal punto di vista anestesiologico. Preziosa la collaborazione degli strumentisti Luisa Scognamiglio, Giuseppe Maddaloni e Raimondo Illo e del tecnico di radiologia Pasquale Galluccio.