CASAGIOVE – La prassi è sempre la stessa, cosi come il modus operandi: agire in orari di chiusura per poter beccare il titolare o la titolare dell’esercizio da soli e poter mettere a segno il raid indisturbatamente. Cosi ,ieri alle 13, poco primo della serrata mattutina, due malviventi hanno fatto irruzione nel supermarket “Gioia”, che si trova nella centralissima via Santacroce a Casagiove. Un’incursione fulminea quella dei banditi: sono entrati nella salumeria e hanno estratto una pistola puntandola in faccia al commerciante Antonio Gioia, 61 anni, residente a Casapulla. “Mani in alto, è una rapina”: questa più o meno la frase intimidatoria pronunciata dai rapinatori, che hanno subito manifestato l’intenzione di razziare il denaro contenuto nel registratore di cassa. Il negoziante, per evitare ritorsioni, e soprattutto non essendo “spalleggiato” da clienti o testimoni, non ha potuto fare altro che obbedire consegnando i soldi, circa 200 euro. Un bottino magro per un’azione in stile Bronx metropolitano. I malviventi indossavano degli occhiali da sole scuri ed avevano sulla testa delle bandane. Preso l’incasso della mattina si sono dileguati in sella ad una moto di grossa cilindrata mentre il titolare della salumeria, ripresosi dalla choc, dava l’allarme. E giunta la segnalazione alla polizia della questura di Caserta, gli uomini della Squadra volante hanno dato inizio alle ricerche predisponendo dei posti di blocco nelle possibili vie di fuga dei banditi. Ma le ricerche non hanno portato ai risultati sperati, i criminali dopo pochi minuti si erano come volatilizzati e si trovavano già in qualche posto isolato, lontano dagli occhi “indiscreti” delle forze dell’ordine, a dividersi il denaro. È possibile che siano scappati lungo la nazionale Appia, la principale arteria di collegamento tra Caserta, Casagiove e l’hinterland di Santa Maria Capua Vetere. Infatti, l’Appia essendo caratterizzata da numerose traverse secondarie, dà facilmente la possibilità ai banditi di turno di “squagliarsela” senza essere né visti né trovati. Si ricorda che non è la prima volta che tra Caserta e Casagiove bande di rapinatori specializzate entrano in azione intorno alle 13. È un orario che consente ai malviventi di agire con maggiore tranquillità, poiché c’è contestualmente il cambio del turno nelle forze dell’ordine. Inoltre, a quell’ora, soprattutto in estate con le scuole chiuse, non c’è pericolo di incappare nel traffico cittadino ed è impresa semplice allontanarsi quando si è agevolati dall’aver agito in sella ad una motocicletta. Qualche settimana fa, attraverso il medesimo disegno criminoso, due banditi entrarono in azione a Caserta in via Ferrarecce. Anche in quella circostanza erano le 13 e nel mirino finì un negozio che vendeva prodotti della nota azienda casearia “La Baronia”. Non si esclude che si tratti degli stessi autori del colpo di ieri, ma è un’ipotesi che dovrà ora essere suffragata dalle eventuali prove che raccoglieranno gli investigatori.

Carlo Pascarella

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