NAPOLI – “Nell’ambito della grave situazione di emergenza delle imprese campane, quella della Irisbus di Valle Ufita, in provincia di Avellino, rappresenta un caso di significativo rilievo, sia per il numero elevato dei dipendenti, sia per la particolare attività svolta dall’azienda, che è quella di costruire veicoli di trasporto su gomma, e che è sempre stata storicamente un’eccellenza del nostro territorio”. E’ quanto ha scritto l’assessore ai Trasporti della Regione Campania Sergio Vetrella in una lettera indirizzata al ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera.
“In qualità di coordinatore della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ho provveduto a far realizzare una dettagliata analisi dello stato del parco degli autobus pubblici delle Regioni e del fabbisogno per i prossimi anni di nuovi mezzi in sostituzione di quelli vecchi. Dall’analisi – che abbiamo già provveduto in passato a illustrare al Governo – emerge, ad esempio, che la metà dei circa 23.600 autobus di 12 Regioni hanno un’anzianità di almeno dieci anni e ben cinquemila addirittura di 15 anni. Un fabbisogno così elevato di nuovi mezzi – oltre che per migliorare la mobilità dei cittadini e il livello di inquinamento atmosferico delle nostre città – può rappresentare evidentemente un’imperdibile occasione per il rilancio del comparto dell’automotive, e quindi anche per un’azienda in così grave crisi come appunto l’Irisbus”, ha aggiunto Vetrella. “Su questi temi Le chiedo quindi di poterLa incontrare per illustrarLe di persona la grave situazione dell’azienda, i risultati dell’analisi da noi effettuata sul parco autobus delle regioni e la percorribilità delle soluzioni atte a superare l’emergenza in atto”. Dall’analisi fatta realizzare dalla Commissione coordinata dall’assessore Vetrella, emerge che anche in Campania sono circa la metà (duemila su quattromila) gli autobus con almeno dieci anni di anzianità e quasi mille quelli immatricolati nel 1996 o addirittura prima. Anche per quanto riguarda i servizi disponibili a bordo, la situazione non è affatto rosea: sempre complessivamente, nelle 12 Regioni che hanno inviato i dati per l’analisi solo il 27% dei mezzi è dotato di sistemi di monitoraggio, il 28% di attrezzature per disabili e il 47% di aria condizionata. “E’ paradossale – conclude quindi Vetrella – che in una situazione simile un’azienda dal know how così apprezzato ed efficiente come l’Irisbus rischi di chiudere. Ecco perché con questa sollecitazione al ministro Passera speriamo di mettere in moto un meccanismo virtuoso, secondo quanto si sta discutendo sul patto sul trasporto pubblico che dovrà essere firmato tra Stato e Regioni, con il quale – pur in una fase di crisi economica e di scarsità di risorse come quella che stiamo attraversando – si possa tornare al più presto a indire gare pubbliche per rinnovare i mezzi e dare quindi un’importante opportunità di rilancio all’intero comparto delle aziende costruttrici di veicoli, di cui potrà certamente avvantaggiarsi anche l’Irisbus, in virtù della propria esperienza e competenza. Per parte nostra, come Regione Campania, abbiamo già chiesto al governo di poter utilizzare 100 milioni del Fas proprio per rinnovare il nostro parco mezzi e speriamo in una risposta sollecita. In più – sempre per l’automotive – abbiamo appena approvato il contratto di programma della filiera, che mette a disposizione 75 milioni di euro dei fondi europei del POR Campania 2007-2013 per incentivare e potenziare ricerca, innovazione, produttività, competitività, e formazione delle imprese del settore”.