NAPOLI – “Stamani il presidente Cesaro non ha consentito ai Capigruppo di FdS, IdV e SEL alla Provincia di incontrare in sede i rappresentanti sindacali della partecipata ASUB. Ciò è da ritenersi grave e lesivo per il ruolo e l’attività che svolgono i Consiglieri provinciali nell’esercizio delle loro funzioni”.
È quanto si legge in una nota a firma di Giorgio Carcatella, Capogruppo dei Comunisti Italiani – FdS, Caterina Pace, Capogruppo di Italia dei Valori, e Carlo Morra, Capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà alla Provincia di Napoli. “L’incontro – affermano i tre Capigruppo – si è tenuto poi nello spazio antistante il palazzo della Provincia a piazza Matteotti e ci ha consentito di conoscere le istanze rappresentate dai dipendenti della società”. “Il momento delicato – aggiungono Carcatella, Morra e Pace – che vivono i Lavoratori dell’Asub e la deriva societaria che fa prefigurare il fallimento dell’azienda impongono un confronto tra tutte le forze politiche presenti in Consiglio Provinciale, nell’imminenza dell’approvazione del bilancio di previsione del corrente anno, non ancora presentato dalla Giunta provinciale, cosa che già la dice lunga sulla capacità progettuale della maggioranza di centrodestra che politicamente è fuori tempo massimo e che sta portando l’Ente ad una gestione da condominio”. “E’ necessario – spiegano gli esponenti di FdS, IdV e SEL – capire quale scenario prefigura il Presidente Cesaro per le partecipate dell’Ente, ed in particolare per l’Asub. Abbiamo chiesto di convocare con urgenza una conferenza dei Capigrupppo per acquisire tutti gli elementi utili rispetto al piano industriale presentato, alle commesse assegnate alle società esterne ed alle prospettive che si prefigurano per la società ed i lavoratori”. “Denunciamo – continuano i Capigruppo – il rischio evidente che la crisi che sta investendo una delle società che, in passato, ha sempre garantito un buon livello di servizi, si trascini pericolosamente verso una deriva con la conseguenza della perdita del posto di lavoro e il dramma che da ciò deriverebbe”. “Riteniamo – concludono Carcatella, Pace e Morra – che si debba fare chiarezza sulle commesse affidate all’esterno, sui pagamenti che devono essere effettuati all’Asub e sul rispetto delle garanzie contrattuali necessarie per il funzionamento della stessa”.