AVERSA – Prima udienza per il processo del finto messaggio dall’al di là che vede come persone offesa Biagio Ciaramella il rappresentante di sede della Aifvs che il 9 maggio 2009 trovò nella segreteria telefonica un messaggio dettato dalla voce di suo figlio Luigi deceduto il 31 luglio 2008 “Papà, vienimi a prendere. Sono io e padre Pio. Vienimi a prendere, ti aspetto qua”.

Il messaggio si rivelò essere a seguito di indagini una agghiacciante molestia telefonica in spregio di un gravissimo lutto derivante da un incidente stradale ombrato di giallo per cui le indagini sono tutt’ora in corso a seguito di varie archiviazioni a seguito di una istanza di riapertura indagini. Oggi quale difensore del padre di Luigi mi sono costituito parte civile nei confronti dell’imputato per richiedere il risarcimento del danno, Biagio Ciaramella è stato ascoltato a lungo dal Giudice Alessandra Cesare del Tribunale di Aversa e lo stesso ha evidenziato la grave seconda vittimizzazione cui è stato sottoposto e gli effetti devastanti della molestia telefonica che aveva lasciato sgomenti lui e sua moglie Elena fino a conoscere la amara verità della falsità del messaggio; l’imputato vuole dedurre una incapacità di intendere e di volere, il processo è rinviato al 27 novembre 2012 prossimo per sentire il Maresciallo dei Carabinieri che ha svolto le indagini; dal’ al di qua’ e forse anche dal’ al di là ora solo una richiesta di giustizia per chi intende molestare chi soffre per la perdita di un figlio turbando non solo una famiglia già distrutta ma anche l’ordine pubblico.

 

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