CASERTA – Ha respinto tutte le accuse, dall’associazione per delinquere al falso, il primario del reparto di Radiologia dell’ospedale San Sebastiano e Sant’Anna di Caserta, Giuseppe Belfiore, durante l’interrogatorio di garanzia reso questo pomeriggio davanti dal gip Antonio Baldassarre del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha firmato, giovedi’ scorso, l’ordinanza di custodia cautelare per 42 persone per una truffa alle assicurazione con falsi incidenti stradali. Difeso dall’avvocato Vittorio Giaquinto, il primario ha spiegato che i cinque referti radiologici richiesti a lui dall’avvocato Clara D’Ettore Bondetti – considerati falsi dalla procura – diagnosticavano vere patologie. “La documentazione non era falsa – ha spiegato il primario in oltre due ore di interrogatorio – ma vera”.

A Belfiore e’ stato contestato anche il reato di “mettere a disposizione della associazione la struttura del centro radiologico Massa di Casagiove da lui amministrata attraverso la moglie – scrive il gip nell’ordinanza – onde consentire lo svolgimento dell’attivita’ di “creazione” della falsa documentazione ecografica e radiologica utilizzata nei falsi sinistri”. “Svolgo l’attivita’ di primario in ospedale – ha spiegato Belfiore – ma e’ normale che se serve una mano nel centro di mia moglie io fornisco il mio aiuto. Non ho falsificato, inoltre, la firma di mia moglie”. A Belfiore e’ stata contestata anche l’ associazione per delinquere con gli altri indagati, ma lui ha negato di conoscere le altre persone coinvolte nell’inchiesta. Ha ammesso pero’, di conoscere i tecnici del centro. La difesa, dopo l’interrogatorio, ha richiesto una perizia sui referti medici redatti da Belfiore per accertarne la autenticita’.

 

 

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