SAN FELICE A CANCELLO – Mosso da grande spirito cittadino e forte senso di legame al Presidio Ospedaliero Ave Gratia Plena di San Felice a Cancello, il primo cittadino Emilio Nuzzo continua la sua battaglia per attenuare i danni causati da chi lo ha preceduto e per evitare che si arrechino degli altri ancora a tale struttura. Dallo scorso febbraio è allo studio un piano organico e sostenibile di rilancio dell’Ospedale sostenendo con tutte le forze iniziative utili a portare soluzioni e reperire fondi, che possano servire a far ripartire la struttura, con la massima attenzione alla conservazione dei servizi e soprattutto impedendo che ulteriori reparti vengano trasferiti o soppressi.
La gastroenterologia portata a San Felice a Cancello nel 2005 da Marcianise, diretta con professionalità ed impegno dal dr. Enrico Colantuoni, che ha reso circa 1500 interventi all’anno, rimarrà a San Felice a Cancello. Questo è quanto aveva affermato il Sindaco Emilio Nuzzo qualche settimana fa dopo aver seguito personalmente tutte le trattative con i responsabili sanitari, Dr. Danzi e Dr. Menduni, e dopo aver ottenuto il dispositivo di servizio a carico del dr. Colantuoni che resterà dipendente dell’Ospedale di San Felice a Cancello e di conseguenza anche tutta la branca di gastroenterologia. “Dal prossimo 19 giugno riprenderà a pieno il servizio con regolari gastroscopie effettuate in sede – dichiara soddisfatto il Sindaco Emilio Nuzzo – dunque tutti i cittadini che ne hanno necessità possono recarsi al reparto ed usufruirne senza spostarsi altrove”. Poi aggiunge: “Un ringraziamento particolare lo devo al dr. Colantuoni che ha collaborato strettamente con me in questa fase tenendomi sempre aggiornato su ogni tipo di sviluppo e faccio a lui gli auguri di un buon proseguimento di lavoro qui a San Felice”. A quanto pare il Sindaco Nuzzo risponde sempre con i fatti a qualsiasi forma di accusa o inutile polemica che gli viene mossa, proprio come quelle avanzate inutilmente da vecchi politici (che hanno permesso lo sfascio del nostro Ospedale) riguardo la soppressione di tale reparto.