NAPOLI – “Il valore aggiunto di questa norma sta già negli aggettivi che abbiamo scelto per presentare il testo: una Campania equa, solidale e trasparente. Si tratta non solo di parole ma di prospettive, di visioni, che impostano un modo chiaro di intendere l’amministrazione, la politica e il suo rapporto con la cittadinanza” – con queste parole Luigi Cobellis, capogruppo in Regione Campania e segretario provinciale Udc di Salerno, ha commentato l’approvazione in Consiglio della norma anti-sprechi ribattezzata Campania Zero.

“Auto blu, consulenze, telefoni, indennità aggiuntive e rimborsi: tutto ridimensionato, via gli sprechi, via i privilegi. Si tratta di un taglio netto, incisivo, ai costi della politica che non intacca, anzi migliora, la funzionalità della rappresentanza e la correttezza del suo esercizio” – ha detto Cobellis – “Si tratta di una questione sulla quale bisogna riconoscere a questa Giunta e a questo Consiglio una particolare attenzione fin dall’inizio di questo mandato. Come farebbe un buon padre di famiglia che in tempi di magra taglia sul superfluo, la Regione Campania, casa di tutti i cittadini, rivede autonomamente la sua spesa e taglia tutto quello che non è strettamente necessario”.

“L’istituzione del registro delle compensazioni rappresenta una risposta in linea con quanto abbiamo fatto fino ad ora ed è il miglior modo per dare corpo all’esigenza di equità che la crisi e la situazione economica generale ci richiedono” – ha aggiunto Cobellis – “Perché lo Stato deve giustamente pretendere dai cittadini il rispetto delle leggi e il pagamento puntuale e completo delle imposte ma deve a sua volta pagare i debiti che contrae. Con l’istituzione del registro delle compensazioni le aziende che vantano crediti verso la Regione hanno una garanzia e una tutela in più”.

“È fondamentale che queste iniziative vengano prese da tutte le forze politiche assieme. Noi come classe dirigente di questo territorio abbiamo il compito di dare una risposta di sobrietà alla crisi in atto, una risposta capace di bloccare la deriva populista e anti-democratica che, al pari della cattiva politica, è una degenerazione del sistema. L’approvazione di questa norma risponde in maniera coerente a questa esigenza” – ha concluso Cobellis.

 

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