Protesta della Fiom contro l’esclusione dalle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro: domani, i lavoratori protesteranno lunedi’ 23 luglio alle 9,30 davanti alla sede della Confindustria di Genova. Il 23 luglio, spiega la Fiom, e’ stato convocato a Roma il primo incontro sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro.

A quel tavolo siederanno solo i firmatari dell’accordo separato del 2009: Federmeccanica, Fim e Uilm. Per la prima volta, la Fiom non e’ stata convocata. “Con questo atto gravissimo, che di fatto straccia persino l’accordo interconfederale del 28 giugno 2011. La Federmeccanica – sottolinea una nota – si assume la responsabilita’ di cancellare il contratto nazionale ed estendere il modello Fiat in ogni azienda metalmeccanica. E lo stesso vale per Fim e Uilm, se proseguiranno sulla strada che finora hanno percorso: accettare i ricatti dei padroni, negare parola e possibilita’ di decidere alle lavoratrici e ai lavoratori, escludere dal confronto la Fiom, ossia l’organizzazione sindacale piu’ rappresentativa”. “Non vogliamo un altro accordo separato – sottolinea la nota – ma il contratto nazionale di tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici. Abbiamo un’altra piattaforma, votata dalle metalmeccaniche e dai metalmeccanici e ci batteremo perche’ non vengano cancellati i diritti, negata la democrazia e peggiorate le condizioni di lavoro”. E la protesta non si limita a Genova: la Fiom di Vvicenza ha proclamato due ore di sciopero da lunedi’ 23 luglio nelle fabbriche metalmeccaniche contro la a scelta della Federmeccanica di aprire “un tavolo separato solo con Fim e Uilm per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. “E’ una scelta sbagliata”, spiega una nota della Fiom di Vicenza, “perche’ il contratto nazionale (CCNL) e’ lo strumento di tutela e garanzia generale, con regole democratiche e condivise mentre la decisione di Federmeccanica, continuando nella pratica distruttiva degli accordi separati, impedisce la ricostruzione di un contratto nazionale unitario”.

 

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