SALERNO – Una interrogazione – sulla Facoltà di Medicina dell’Università di Salerno e sulla costituzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata attraverso la trasformazione dell’Azienda Ospedaliera di Salerno “San Giovanni di Dio e Ruggì di Aragona” – è stata presentata dall’onorevole Tino Iannuzzi (PD). “La creazione dell’Azienda Universitaria è necessaria ed indifferibile per completare il processo organizzativo e strutturale relativo alla Facoltà di Medicina salernitana”, dice Iannuzzi.

“Da più di due anni – ricorda – va avanti un rapporto sterile, improduttivo e senza alcun esito, fra Governo e Regione Campania, per addivenire all’adozione del DPCM richiesto dalla legge per la costituzione dell’Azienda. Infatti il primo protocollo di intesa fra Università, Regione ed Azienda Ospedaliera per la costituzione dell’Azienda Universitaria è stato addirittura stipulato fin dal 7 gennaio 2010. Si è così determinata una situazione assurda, ingiustificata e paradossale; situazione divenuta ancor più grave in questi giorni”. “Infatti, – dice ancora Iannuzzi – a conclusione del corso di studi di sei anni (iniziato nel 2006) ed a completamento di tutte le didattiche, assistenziali e di approfondimento clinico del Corso, hanno conseguito la Laurea in Medicina i primi 16 iscritti all’Ateneo Salernitano. Ancor di piu, quindi, la costituzione dell’Azienda Universitaria è un atto dovuto. Ogni altra questione deve essere affrontata separatamente e, comunque, con un ‘tavolo’ convocato ad horas e chiamato a risolvere finalmente i problemi esistenti con massima tempestività. Non debbono, né possono essere confuse questioni ben diverse: da un lato la costituzione dell’Azienda Universitaria completando il procedimento con il DPCM finale; dall’altro la organizzazione e la programmazione delle strutture ospedaliere che concerne la Regione e l’Azienda Ospedaliera”. “Il Presidente Caldoro – sostiene Iannuzzi – non può continuare a seguire la vicenda, come ha fatto in questi due anni, in modo ‘burocratico’, inadeguato e debole, senza mai impegnarsi con tutta la determinazione che impone una vicenda di così grande rilevanza per la Regione Campania. Occorre porre la parola fine allo scambio infinito di carteggi mai risolutivi fra Santa Lucia ed il Ministero, con una situazione di forte pregiudizio ed assoluta gravità per la nuova Facoltà, per gli studenti, per i docenti e per l’intero territorio. Giustamente l’Università di Salerno, con il Rettore Pasquino, ha inoltrato atto di diffida e messa in mora nei confronti della Regione e dei tre Ministeri competenti per la immediata adozione del DPCM, anche attraverso l’intervento del Giudice Amministrativo”. “Il Governatore Caldoro – conclude il deputato del Pd – finalmente deve intervenire per sbloccare la vicenda, attraverso un confronto stringente con il Ministro della Salute Balducci: basta con ostacoli burocratici e rinvii irresponsabili. E’ ora, invece, di approvare subito il DPCM, per scongiurare conseguenze fortemente negative per la Facoltà, che, invece, può e deve conquistare una posizione di prestigio nel panorama universitario del nostro Paese”.

 

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