Il ministro della Salute Renato Balduzzi, di concerto col ministro dell’Ambiente Corrado Clini prende provvedimenti sull’emergenza tumori-rifiuti in Campania, a più riprese denunciata da esponenti della comunità scientifica. Dopo le anticipazioni di Avvenire
sui risultati di un’indagine condotta da un ricercatore dell’Istituto Pascale – secondo cui si sarebbero verificati un incremento delle morti per tumore nell’area a nord di Napoli e a Caserta causate dai fattori ambientali, ha costituito con decreto ministeriale un gruppo di lavoro che cerchi di chiarire. In realtà l’allarme data ad almeno un anno prima, quando il Mattino anticipò la pubblicazione negli Usa di una ricerca scientifica di un gruppo di ricercatori italiani, tra i quali l’oncologo napoletano Antonio Giordano che denunciava lo stesso, allarmante, quadro. Un allarme senza sfumature: «La Campania avvelenata dai rifiuti – disse – è un laboratorio di cancerogenesi ed i topi siamo noi». Va anche detto che la situazione è denunciata a livello scientifico dall’ormai celebre articolo su Lancet di A,lfredo Mazza, che risale al 2004. Il triangolo della morte, si intitolava. Il gruppo costituito ieri sarà coordinato da Giuseppe Ruocco, direttore generale della prevenzione al ministero della Salute, il quale assicurerà il raccordo con analoghe attività di verifica disposte dal Ministro dell’Ambiente.
Del gruppo di lavoro fanno parte tecnici ed esperti del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre che un ufficiale dei Carabinieri per la Tutela della salute (Nas). I componenti del gruppo di lavoro, che non riceveranno alcun compenso o indennità, dovranno entro il 28 settembre 2012 presentare al ministro Balduzzi una relazione sulla situazione epidemiologica nella regione Campania, in particolare nelle provincie di Napoli (città esclusa) e Caserta. Balduzzi nel decreto ravvisa la necessità di comparare i dati della ricerca condotta dall’Istituto Pascale con quelli di altri centri di ricerca in modo da verificare se l’incidenza della mortalità per tumore dipenda da fattori ambientali. Mentre il ministero dell’Ambiente ha già acquisito, attraverso i Carabinieri per la tutela dell’Ambiente (Noe) lo studio del ricercatore dell’Istituto Pascale e nei prossimi giorni darà inizio ad una campagna di controllo su tutti i siti di produzione, stoccaggio, trattamento di quelle tipologie di rifiuti speciali che storicamente hanno trovato nell’incenerimento una forma di smaltimento illecita e a costo zero.