SAN CIPRIANO D’AVERSA – Tocca e supera la trentesima tappa Il Festival dell’Impegno Civile, l’unica kermesse in Italia ad essere interamente realizzata sui beni confiscati alla criminalità organizzata. Con l’intervento di Rosario Esposito La Rossa e la compagnia Vodiska Teatro a Maiano di Sessa Aurunca e la serata finale con la premiazione di corto Biologico a San Cipriano d’Aversa, la kermesse promossa dal comitato Don Peppe Diana e da libera coordinamento provinciale di Caserta conclude la sua V edizione.

Dopo il grande successo di partecipazione e le grandi emozioni dello spettacol odi Celestini sul bene confiscato Alberto Varone a Maiano di Sessa Aurunca, domani, ancora sui terreni sottratti al clan Moccia e gestiti dalla cooperativa Al di là dei sogni, lo scrittore Rosario Esposito La Rossa incontrerà i giovani di E!State Liberi pere raccontare Scampia e le straordinarie esperienze di resistenza e lotta nate nella periferia nord di Napoli. Tra queste quelle dell’ARCi Scampia al centro dell’ultima fatica letteraria di Esposito La Rossa, “Sulle Ali dell’Airone”, pubblicato dalla Nuova Marotta e Cafiero. Da questo e da altri lavori del giovane scrittore napoletano un reading a cura della compagnia Vodisca Teatro.

 

Venerdì 3 agosto, poi, sul bene confiscato di via Ruffini a San Cipriano d’Aversa, la tappa conclusiva del Festival con la Premiazione del concorso per cortometraggi incentrati su storie di Terra di Lavoro “cOrto Biologico”. Il concorso è stato realizzato in collaborazione con l’associazione culturale 400 ml e con Oltrecielo.com – Visual and Performing Arts. Hanno partecipato filmakers da tutt’Italia, 10 i corti ammessi alla selezione finale e proiettati nella serata di venerdì prossimo: “Il ponte” di Barone e Sciola, “La decima onda” di Colangelo, “Terra instabile” di Rosselli, “Nostos” di D’Ambrosi e De Santis, “Pollicino” di Anania, “Totore” di Russo, “Turno di notte” di Di Rosa, “Viversani” di Capasso, “Lo stato delle cose” di Parai, “Velvet Mafia” di Lauri . Tra loro la giuria, composta da Roberto Solofiria, Antonello Cossia, Amedeo Letizia e Salvatore Iorio, sceglierà i vincitori dei tre premi previsti: “cOrto biologico”, “impegno civile” e “vox populi”. La serata si concluderà con una grande festa di chiusura del Festival che già si prepara alla prossima edizione. «E’ stato un viaggio straordinario che ci ha portato tra le province di Napoli, Caserta ed Avellino aprendo e restituendo alla collettività i beni confiscati» afferma Valerio Taglione referente del Comitato Don Peppe Diana e di Libera Caserta «30 tappe del festival, 20 beni confiscati coinvolti, oltre 100 ospiti, decine di altre associazioni coinvolte. Mancano ancora due appuntamenti ma già possiamo tracciare un bilancio altamente positivo, sia in termini di partecipazione che di qualità della manifestazione e di nuove reti e progettualità messe in campo. Dove prima si organizzava il male, sono giunti personalità e artisti di valenza nazionale ed hanno incontrato migliaia di persone, soprattutto giovani. Da Aldo Masullo ad Alex Zanotelli, da Ignazio Marino a Tano Grasso, da Raffaele Cantone a Federico Cafiero De Raho, Lello Magi, Donato Ceglie. Ed ancora da Saverio La Ruina a Ascanio Celestini, dai Foja ai Bidonvillarik, passando per giovani band locali come Antipodia, Carbonifero, Bufalo Kill, Humano Alieno, fino alle proiezioni con Cinemovel e Gaetano Di Vaio di Figli del Bronx, alla presentazione di decine di libri, all’incontro con tanti familiari di vittime innocenti di camorra. E’ stata una carovana entusiasmante, realizzata a basso costo e senza contributi pubblici, a dimostrazione che, anche in un momento di crisi, non si deve rinunciare alla cultura. Anzi» conclude Taglione «è proprio dalla cultura, dall’impegno civile che bisogna ripartire. Noi ci crediamo ed è straordinario che tutto questo avvenga proprio a partire dai beni confiscati alla camorra. Per questo siamo pronti a rinnovare questo impegno anche nei prossimi anni»

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