Se Italia-Croazia era anche la sfida tra due coach che si conoscono bene, Sandro Campagna da un lato e Ratko Rudic dall’altro, per questa volta si puo’ dire che all’allievo italiano non e’ riuscita l’impresa di superare il maestro. La sfida tra le vincitrici delle ultime due edizioni dei mondiali si risolve a favore dei croati che volano in vetta alla classifica del girone eliminatorio con 6 punti lasciando agli azzurri uno scomodo quarto posto che, se da un lato garantisce la qualificazione ai quarti, dall’altro rende la strada in salita per quanto concerne il discorso medaglie.
Alla fine e’ 11-6 per i croati ed e’ decisivo lo strappo subito nella terza frazione dopo che il Settebello aveva rimesso in piedi un partita iniziata malissimo (sotto 3-0 gia’ a meta’ primo quarto). Subto l’inizio choc, gli azzurri faticano ma riescono a registrare la difesa e Tempesti rimedia a un paio di situazioni pericolose. Figlioli e Gallo (una doppietta a testa), riportano l’Italia sotto ma e’ Giorgetti a segnare il gol del pareggio prima che si spenga la luce. Sul 5-5, nella terza frazione, gli azzurri subiscono le bordate dell’ex Florentia Boskovic, autore di tre reti come Sukno, e quando sotto 8-6 per due volte hanno l’opportunita’ di rimettersi in carreggiata, falliscono l’appuntamento con la rete nonostante la superiorita’ numerica. La partita ha la sua svolta e per i croati e’ sin troppo facile dilagare negli ultimi minuti dando al risultato finale una connotazione fin troppo severa per gli azzurri. Alla fine coach Campagna non nasconde il rammarico: ”Il punteggio e’ bugiardo, non ci stanno cinque reti di differenza tra noi e loro: sul 5-5 abbiamo sbagliato un paio di situazioni favorevoli e di nuovo sull’ 8-6 per loro abbiamo avuto due opportunita’ per tornare sotto di uno. Non mi e’ piaciuto pero’ il fatto che abbiamo mollato di testa. Questo – ha sottolineato – non deve succedere piu’, dobbiamo giocare fino alla fine ma ripeto, fino a 3 minuti dalla fine la partita e’ stata in equilibrio”. Ora bisogna mettere in cassaforte la qualificazione vincendo con il Kazakistan: ”Una partita che dobbiamo aggiudicarci a tutti i costi e poi vedremo come ci piazzeremo. Certo – ha concluso – difficilmente finiremo primi nel girone a questo punto, ma poco importa. Non e’ il momento di fare calcoli”. Per quello c’e’ tempo, ora e’ di certo piu’ importante ritrovare lo spirito dei campioni del mondo.