SAN MARCO EVANGELISTA – Dolore, solidarietà e vicinanza è stata espressa ieri dal sindaco Gabriele Cicala, appena è venuto a conoscenza del ferimento di tre bersaglieri casertani, fra cui il sergente Silvestro VANORE di San Marco Evangelista. “Ho appreso con profonda commozione la notizia dell’ennesimo attentato che ha colpito la grande famiglia dell’Esercito Italiano in cui sono rimasti feriti tre giovani casertani, fra cui il sergente Silvestro Vanore, uno dei figli migliori di San Marco Evangelista.

Questi tragici fatti che hanno colpito i militari italiani in missione di pace in Afghanistan, ci colpiscono duramente: la nostra prima reazione è un sentimento di dolore, di solidarietà e vicinanza alle famiglie”. Così il sindaco Caiazza ha espresso telefonicamente “….i sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari ed ha espresso “a tutti i soldati ed agli ufficiali italiani che partecipano alle missioni italiane all’estero la vicinanza e la solidarietà mia e di tutto il Consiglio comunale.  Sono sgomento e lo sono ancora di più perché noi tutti condividiamo le ragioni del dovere che hanno portato i nostri ragazzi ad operare in Afghanistan e dovunque ci sia stato bisogno di affermare il primato della Pace in aree così devastate dall’odio messo in atto da ampi gruppi terroristici. Siamo concretamente vicini agli uomini ed alle donne delle nostre Forze Armate, alle loro famiglie ed all’Esercito. Giunga forte” – ha concluso Cicala – “a tutti gli appartenenti alle Forze Armate la gratitudine di noi tutti. Ai Militari impegnati nelle missioni di pace, che con la loro indiscussa abnegazione, professionalità e competenza continuano a svolgere in tante aree del mondo una delicatissima e straordinaria opera al servizio delle popolazioni, il nostro sostegno e la nostra profonda vicinanza. Al sergente Vanore auguro una pronta guarigione e ci vedremo al suo rientro in Italia”. La città di San Marco Evangelista anche nel recente passato è rimasta colpita da attentati subiti dai suoi figli che “Operatori di Pace” sono stati chiamati in numerosi paesi del mondo. Il 28 luglio 2010, Pierdavide De Cillis geniere della 21° reggimento di Caserta, a 33 anni morì durante un intervento su un ordigno esplosivo che salvò la vita ad altri e per questo gesto eroico che gli è costata la vita, il Capo dello Stato, lo scorso 4 maggio 2012, ha conferito alla moglie, Katia De Lucia, la Medaglia d’Oro al Valor Militare, la massima onorificenza dello Stato.  “Era un soldato prima di tutto orgoglioso del suo lavoro, che esprimeva sempre il massimo di se stesso ed in ciò che faceva riusciva ad ottenere il reale apprezzamento da parte di tutti”, disse la vedova Caterina poche ore dopo il decesso di suo marito Pierdavide.

 

Nunzio De Pinto

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