SANT’ANGELO D’ALIFE – Nel gergo popolare della comunità di S.Angelo d’Alife sono conosciuti come “i campetti”. Ma al di là della dicitura quasi soave degli spazi ben altra è la realtà che si offre agli occhi degli osservatori. Dovevano,infatti, essere il polo sportivo del paese ed invece è da decenni uno spreco a cielo aperto con i rovi che si allungano ai bordi dei due campi che dovevano servire a ben altro per i giovanissimi ed i meno giovani della popolazione. Tutto in stato di degrado che ha divorato una prospettiva. Ancora peggio gli immobili: porte divelte , materiale accumulato nei ripostigli, erbacce dovunque.
Si è riuscito a recuperare e rendere fruibili, alla meglio, solo alcuni locali nelle immediate vicinanze del Palatenda, la tendo struttura- che è l’unico elemento funzionante ed utilizzabile in quel complesso abortito con denaro pubblico cementificato. Gli unici colori in questo spazio grigio sono gli stilemi di qualche praticante “writer” alle prese con i graffiti sulle pareti della struttura ai margine del paese e dell’attenzione pubblica . Un monumento dello spreco : chissà se esiste la parola futuro per “i campetti”.
Michele Martuscelli