CAIVANO – Prosegue la mobilitazione anti roghi tossici promossa dal coordinamento comitati fuochi e lo fa questa volta, allargando il fronte oltre le province di Napoli e Caserta afflitte da questo drammatico fenomeno. Dopo la singolare azione di protesta che lo scorso lunedì mattina ha visto i volontari del coordinamento impegnati nel trasportare davanti alla sede del comune di Caivano dei pneumatici da tempo abbandonati nei pressi della parrocchia di San Paolo Apostolo al Parco Verde, gli stessi membri dei comitati che compongono il sodalizio anti fuochi hanno dato vita, nella serata di mercoledì, ad un emozionante incontro coi ragazzi impegnati in queste settimane sui campi di volontariato di Libera.

Nel cortile della chiesa di San Paolo Apostolo, ormai cardine delle attività del coordinamento grazie alla straordinaria azione che in queste settimane sta portando avanti padre Maurizio Patriciello, si sono radunati circa 150 volontari di tutte le età provenienti da ogni angolo d’Italia che hanno scelto di trascorre alcune ore in compagnia di chi con tenacia sta cercando di contrastare un’autentica emergenza ambientale che ogni anno lascia sul campo centinaia di vittime di patologie tumorali e respiratorie provocate dall’incessante azione di chi quotidianamente dà alle fiamme migliaia di tonnellate di rifiuti tossici tra le campagne dell’entroterra napoletano e casertano.

Nel corso della serata, coordinata dal giornalista di Avvenire, Pino Ciociola, da oltre un mese ormai impegnato a raccontare di ciò che sta avvenendo nella cosiddetta “Terra dei fuochi”, e che apre i lavori con un’emozionante collegamento telefonico con don Luigi Ciotti , ragazzi di Asti, Empoli, Treviso, Venezia, Modena, sono stati chiamati ad esprimere le proprie sensazioni di fronte a una carrellata di foto il cui autore, Mauro Pagnano, insieme a loro ha avuto modo di realizzare una panoramica esaustiva delle mille difficoltà che gli abitanti di questo territorio sono costretti ad affrontare a causa dell’incessante presenza di fuochi appiccati a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Significativo l’intervento del Vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, che soffermandosi sulla costante presenza della vigna nelle sacre scritture, ha ribadito come questa sia il simbolo della cura che ogni cristiano deve avere nei confronti della natura per potere poi giovare dei frutti che la natura dona, e di come questo simbolo oggi è fortemente minacciato dalla pratiche consumistiche.

Altrettanto significative le testimonianze portate da Salvatore Micillo, della trasmissione web radio wrong, settimanale da anni impegnato sul fronte delle ecomafie, in onda su radiosiani.com, chiamato ad intervenire sulla questione Taverna del re, da Simmaco Perillo, responsabile a Maiano di Sessa Aurunca della cooperativa “Al di là dei sogni”, tra i protagonisti delle straordinarie esperienze di recupero ai fini sociali dei beni confiscati alla camorra in provincia di Caserta.

Chiusura affidata agli ospiti con gli interventi di padre Samuele, che ha individuato nella propria esperienza sui campi di lavoro e nella presenza all’incontro col coordinamento l’evidente presenza di Dio in questi territori, presenza che per lui rappresenta il segno di trovarsi a casa, e quindi di essere obbligato a difendere questa casa al di là di quelli che possono essere i confini geografici, e di Margherita, giovanissima volontaria che di fronte alle informazioni diffuse durante la serata ha espresso il proprio sentimento di condivisione dell’impegno contro la camorra, reso possibile grazie all’esperienza dei campi nei quali può succedere che i ragazzi del posto, vedendo dei volontari impegnati a ripulire degli spazi lontani dai propri comuni di provenienza, spontaneamente decidono che è il momento di darsi da fare anche loro per ripulire i propri spazi.

 

Vincenzo Viglione

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