Per l’Italia della pallavolo e’ sempre ‘maledizione Brasile’, o ‘maledizione Olimpiadi’. I sudamericani sconfiggono – e con ampio merito – per la terza volta gli azzurri in una semifinale olimpica (dopo Los Angeles 1984 e Pechino 2008), cancellando i sogni di conquista della prima medaglia d’oro, rimasta un miraggio anche quando negli anni passati gli italiani vincevano tutto il possibile in altre manifestazioni mondiali ed europee.
La squadra presa in mano e rinnovata dal tecnico Mauro Berruto a partire dallo scorso anno, con gli schiacciatori Zaytzev e Savani come punti di forza e le conferme di tre veterani come Mastrangelo, Papi e Fei, potra’ solo giocarsi la medaglia di bronzo nella finalina di domenica con la Bulgaria. Alla vigilia Berruto aveva detto che affrontare i brasiliani, campioni del mondo in carica e primi nel ranking mondiale da anni, sarebbe stato un grande ”stimolo”. Una iniezione di entusiasmo che non e’ bastata per reggere il confronto con una formazione indiscutibilmente superiore soprattutto in attacco e a muro (50% di schiacciate vincenti contro il 15% dell’Italia) per di piu’ sostenuta da una tifoseria decisamente piu’ numerosa e rumorosa di quella italiana sulle tribune dell’Earl’s Court. La partenza del Brasile e’ bruciante e la superiorita’ a rete e’ subito evidente, mentre l’Italia mostra chiari segni di debolezza nel muro. L’opposto titolare Vissotto, assente per infortunio, non si fa certo rimpiangere, con il suo sostituto, Wallace, inarrestabile nelle azioni d’attacco. Proprio questo mulatto, che in passato aveva minacciato di lasciare la nazionale a causa di attacchi razzisti, alla fine del primo set sara’ il migliore realizzatore con 7 punti. Gli azzurri si riorganizzano e riescono ad arginare i sudamericani, passando anche in vantaggio sul 7-6. Ma il Brasile reagisce immediatamente con le schiacciate di Wallace e del martello Murilo. I brasiliani allungano e conquistano un vantaggio di 4 punti sul 21-17, che mantengono invariato fino alla fine della prima frazione. Il secondo set e’ a senso unico, con i brasiliani che allungano subito sull’11-5 per chiudere poi con un 25-12 che umilia gli azzurri. Nonostante l’ampio vantaggio, i sudamericani lottano con grinta eccezionale su ogni punto. Come su quello del 20-10, quando una schiacciata di Dante chiude una prolungata azione che li vede compiere due recuperi al limite delle tribune. Una reazione di orgoglio e qualche errore dei brasiliani consentono all’Italia di portarsi in apertura del terzo set fino al 10-7. Ma poi schiacciatori e muro brasiliani cambiano le sorti della frazione, riconquistando la parita’ sul 12-12 e agguantando un vantaggio che non lasceranno piu’ fino alla fine della partita.