Meno negozi e piu’ bancarelle. La crisi impone acquisti piu’ oculati e favorisce i venditori ambulanti: nel 2011 il numero delle imprese itineranti (che vanno dai mercati quotidiani e settimanali, ai posteggi a rotazione) e’ aumentato di oltre 5 mila unita’.

Gli incrementi si sono registrati soprattutto nel centro-sud, (+4.111 imprese). Lo rivelano i dati sul commercio ambulante pubblicati nel Rapporto sulle economie territoriali e il terziario di mercato dell’Ufficio studi di Confcommercio. Nonostante il rallentamento dei consumi, dunque, il commercio itinerante, in controtendenza, cresce. A dicembre 2011 il numero delle imprese ambulanti e’ di 175.913 di cui la quota piu’ rilevante, oltre il 45%, e’ al sud. Una percentuale del 35,2% si trova invece al nord, mentre al centro risiedono solo il 19,5% dei venditori itineranti. La maggior concentrazione di ambulanti, dunque, e’ nel mezzoggiorno: laCampania e’ in testa per numero di unita’ (22.171), seguita da Sicilia (20.115) e Puglia (15.828). Per quanto riguarda le regioni del centro-nord, invece, troviamo al primo posto la Lombardia con 19.962 unita’, il Lazio (14.223) e il Piemonte (13.466).

 

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