E’ un De Laurentiis furioso quello intervistato da Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport dopo la sconfitta in Supercoppa italiana contro la Juventus, con le espulsioni di Pandev e Zuniga. “Io il prossimo anno, ove mai dovessi conquistarne il diritto, non parteciperei alla Supercoppa”, afferma sulle colonne del Corriere dello sport. Subito dopo il match – racconta De Laurentiis – “ho invitato i ragazzi, abbiamo aperto sette-nove bottiglie di champagne e li ho spinti a sorridere.
Mi sono permesso di riconoscere un premio di 20 mila euro a testa e ho chiesto loro di dimenticare: fate conto che siamo andati a fare una scampagnata”. Nell’intervista alla Gazzetta, il presidente partenopeo sottolinea di non avercela con la Juventus (“grande squadra fatta di grandi giocatori”) ma parla di una Lega “che vive ancora dell’incapacità di rigenerarsi in modo efficiente e moderno”. “E’ inaccettabile la seconda ammonizione di Zuniga”, continua Aurelio De Laurentiis, che si chiede, ironico, “da chi ha preso lezioni di lingua macedone il guardalinee che ha fatto espellere Pandev, visto che il giocatore si è rivolto a lui nella propria lingua”. Cosa ha lasciato questa sconfitta? “Proprio un bel niente – risponde al cronista -, perché questa Supercoppa italiana non vale niente per come è organizzata. Rimane l’amarezza, quella sì, di aver perso una buona occasione per esportare un’immagine inappuntabile del nostro calcio all’estero”. “E per tutto questo ci sono due responsabili: la Lega e Mazzoleni, il cui comportamento non ha fatto bene al nostro calcio”. conclude.