LETINO – Dal 18 al 20 agosto Letino ospiterà la nona edizione del Festival dell’Utopia “Luoghi fuori luogo”. Dopo Ascanio Celestini e Michele Placido, nel cuore del parco del Matese arriveranno l’orchestra di S.Cecilia di Roma ed il cantautore Roberto Vecchioni per l’edizione 2012 ed un evento unico nel suo genere, nato per promuovere l’arte e la cultura ma anche l’ambiente ed il paesaggio del Matese. Artisti di strada e giocolieri affolleranno il piccolo comune casertano dove si discuterà di letteratura e poesia con un omaggio alla follia ed ai versi di Alda Merini. L’evento è organizzato dal comune di Letino in collaborazione con l’ente provinciale per il turismo d Caserta, la provincia, il parco e la comunità montana del Matese.

”In uno scenario di incomparabile bellezza paesaggistica- commenta il commissario dell’Ept di Caserta, Alfredo Aurilio- la provincia di Caserta offre un appuntamento di grande qualità, che rende molto variegata l’offerta di iniziative per questa estate.L’Ept sostiene un ricco programma nei diversi settori di Terra di Lavoro con l’obiettivo, nonostante un periodo di crisi, di promuovere le ricchezze del territorio e favorire l’arrivo dei turisti”. Sulla stessa scia il presidente della provincia, Domenico Zinzi, che sottolinea : ” il Festival dell’Utopia di Letino porterà i visitatori alla scoperta di un volto di grande fascino della nostra provincia di Caserta e per tre giorni consentirà la riflessione su temi che oggi sembrano fuori moda, l’arte, lo spirito , la poesia, ma che si rivelano fondamentali per individuare la strada della ripresa proprio in tempi difficili come quelli che il paese sta vivendo”. Entusiasta il sindaco di Letino, Antonio Orsi:” nove anni fa ho visto nascere questa rassegna, che oggi non può considerarsi più un esperimento, ma una realtà consolidata nel nostro territorio.”Luoghi fuori luogo” è un momento in cui tutti noi siamo invitati a riflettere sull’importanza del ruolo che ha l’arte e la cultura nella nostra vita, più che mai in questo momento storico,Oggi portare avanti un’esperienza come quella che presentiamo, è difficile, arduo, per qualsiasi amministratore, ma credo sia dovere profondere tutti gli sforzi necessari per portarla avanti, perché la cultura va difesa, questo sento sia un mio dovere”. Per il direttore artistico, Angelo Stroia,” questa nona edizione, la seconda come direttore, lancia un messaggio chiaro: il sistema cultura cerca di fare rete.Resiste, anzi rilancia in un momento molto difficile. In noi un muscolo da tempo giace inerte, atrofizzato: la sensibilità; Ecco questo festival, usando una metafora, potremmo dire che è un massaggio a questo muscolo, cercandolo di farlo risvegliare dalla sua inerzia.Letino ci regalerà anche quest’estate un’esperienza ricca di sogni, emozioni e riflessioni”.

 

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