VILLA LITERNO – In occasione dell’anniversario della morte di Jerry Masslo, la Cgil di Caserta lo ricorda con una visita sulla sua tomba, nel cimitero di Villa Literno, che avrà luogo Il 25 agosto, giorno della sua morte, alle ore 11,00. La Cgil, insieme alla Flai Cgil,
in questa giornata vuol ribadire l’impegno per la valorizzazione e l’incentivazione della dignità del lavoro nel settore agricolo, con particolare attenzione ai braccianti del terzo e del quarto mondo, e per riaffermare le ragioni della lotta portata avanti dal sindacato in tutta Italia contro il lavoro nero e il caporalato. L’impegno del sindacato sarà ulteriormente confermato con la seconda edizione del “Premio Nazionale Jerry Masslo” che si terrà a Villa Literno, ad ottobre, con una serie di iniziative, dibattiti e incontri che si svolgeranno in molteplici località della provincia di Caserta e alle quali parteciperanno membri delle istituzioni, braccianti, sindacalisti, associazioni di volontariato, magistrati impegnati nella lotta alla criminalità organizzata, legali, scrittori, giornalisti e scuole. Il sacrificio di Jerry Masslo ha segnato, dunque, un momento fondamentale nella storia dell’immigrazione in Italia, e la vittima è divenuta Simbolo delle prime migrazioni nel nostro paese. Si ricorderà che il lavoratore sudafricano Jerry Masslo, nato a Umtata nel 1959, fu ucciso il 25 agosto 1989 a Villa Literno, in seguito ad un’aggressione a scopo di rapina. Il bracciante, già portatore di una drammatica storia di repressione, apartheid e dolore per il massacro del padre e di una figlia di sette anni, nell’abbandonare il suo paese e i suoi affetti, aveva sognato la libertà, ricominciando tutto in un posto più tranquillo, senza odi e razzismo. Il suo ingresso in Italia era stato sostenuto da Amnesty International, ma pur riconosciuto come rifugiato politico dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, egli in Italia era uno qualsiasi perché non aveva diritto ad un lavoro stabile e doveva arrangiarsi con lavoretti occasionali. Il sogno di Jerry, di un mondo migliore, in cui l’uomo può godere della sua dignità, tuttavia, non è morto con lui, ma si è espanso, diventando il sogno di tutti coloro che si battono per una società veramente libera e foriera di tolleranza e solidarietà per tutti gli uomini della terra.