Mina vagante o arma in più per sbaragliare l’avversario? Difficile dirlo se il protagonista si chiama Antonio Cassano e la sua nuova squadra è l’Inter. Potrebbe essere il matrimonio perfetto, se ancora vale il detto ‘similia similibus curantur’: l’Inter, si sa,

è per eccellenza il club delle emozioni forti dove abbondano i coup de theatre: imprevedibile e folle, potrebbe essere la casa giusta per la rinascita di Fantantonio. Quando si convola a giuste nozze, tutto sembra bello eppure qualche insidia è comunque in agguato: Cassano non è facile da gestire come dimostra il suo addio al Milan, vissuto a ciglio asciutto, quasi con sollievo. Non è giovanissimo ed è stato a lungo fermo, a volte parla senza freni, come ha dimostrato all’Europeo con la clamorosa gaffe sui gay. Sul versante opposto, il suo indiscutibile estro ne fa un giocatore capace di cambiare una partita, di raddrizzarla, di ribaltarla. E’ abbastanza duttile e Stramaccioni può pensare a lui in più di uno schema e in più di un ruolo: seconda punta o attaccante esterno. Nella prima ipotesi il barese potrebbe essere schierato in un 4-3-1-2 ma viene accarezzata anche la rischiosa suggestione di un 4-3-3 con Cassano schierato nel tridente d’attacco insieme a Palacio e Milito. Più facile che Stramaccioni scelga di far entrare Cassano in corso d’opera – a partita iniziata – per dare una scossa alla squadra o in turn over necessario in una stagione a ritmi alti. Fantantonio ancora non ha i novanta minuti nelle gambe e sarebbe più saggio non sbilanciare la squadra e i suoi equilibri. Sneijder ha ritrovato la forma ma c’é anche un ritrovato Coutinho che si fa spazio grazie alla sua classe, mentre non è ancora chiaro il destino di Alvarez piuttosto instabile nel progetto nerazzurro. Cassano all’Inter deve improntare i propri comportamenti alla serenità e alla disciplina: al Milan pareva aver raggiunto il suo centro di gravità permanente ma i fatti hanno nuovamente smentito i buoni propositi del campione. Ora il passaggio all’Inter è forse l’ultima occasione per lui di offrire una inedita immagine di maturità e capacità. Non a caso a dargli il benvenuto è il capitano Javier Zanetti che ha qualità e carattere praticamente antitetici all’istintivo e sanguigno calciatore di Bari vecchia. Un saluto speciale e simbolico nella speranza che Cassano trovi in Zanetti la giusta ispirazione per l’avventura che lo attende. “E’ un grandissimo campione – è il ‘welcome’ di Zanetti – e se arriva viene a rinforzare un gruppo che ha tantissima voglia di tornare a essere protagonista. Lo conosciamo bene, conosciamo la sua classe, è un ragazzo divertente e speriamo insieme di far sì che l’Inter possa lottare per grandi traguardi. Qui troverà un gruppo che lo aiuterà e lo accoglierà alla grande, come merita un campione come lui e insieme cercheremo di fare in modo che l’Inter possa tornare protagonista e divertire i tifosi”.

 

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