Un abbassamento del rating, accompagnato dal riconoscimento dei risultati positivi: Standard’s and Poor porta la Regione Campania da BBB+ a BBB, ma ne evidenzia i miglioramenti, soprattutto in campo sanitario. Un gradino in meno rispetto all’Italia, accompagnato dal riconoscimento del lavoro portato avanti dal 2010 a oggi da Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, che commenta: ”Una valutazione dovuta solo a condizioni esterne, ma l’attività messa in campo da noi ha avuto ancora una volta un giudizio positivo”.

”Se non ci fosse stato il giudizio negativo sul Paese, con il taglio ai trasferimenti, e sulle gestioni passate, il giudizio sarebbe stato solo positivo. Ed il positivo è tutto merito nostro” aggiunge. Nel caso della sanita’, S&P riconosce i risultati positivi portati a casa dalla Giunta Caldoro per la riduzione del disavanzo. Negli ultimi due anni, evidenzia l’agenzia, l’attuazione del piano di rientro ha permesso alla Regione di andare oltre le aspettative e ”superare le attese per quanto riguarda la performance del settore”. Nel 2011, i disavanzi sanitari si sono ridotti di due terzi rispetto al 2009. L’attesa ora e’ che Palazzo Santa Lucia mantenga i disavanzi sanitari pari a circa il 2% delle entrate correnti regionali sul periodo di previsione 2012-2014. Per quanto riguarda la gestione finanziaria, il giudizio e’ legato a ”pratiche contabili sotto lo standard” del passato, che hanno ostacolato il controllo della spesa, andando a incidere sulle casse regionali e contribuendo all’accumulazione di residui passivi. Il livello di spese non pagate ha portato a sentenze sfavorevoli nei confronti di Palazzo Santa Lucia, sede della Regione. Conseguenza e’ stato il pignoramento di cassa che, per il 2011, ha bloccato circa il 2% della spesa corrente. La situazione relativa all’ammontare della liquidita’ bloccata risulta stabilizzata alla fine del 2011. Standard’s and Poor, riconosce i miglioramenti ottenuti dalla Giunta Caldoro. Il ricorso alle anticipazioni, relativamente al 2011, pari a circa 590milioni di euro, unitamente alle giacenze di cassa, ha coperto il servizio del debito del 2012 quasi 2 volte. La Regione Campania, al 31 luglio 2012, non ha fatto ricorso all’anticipazione, ma la previsione e’ che Palazzo Santa Lucia vi ricorrera’ entro la fine dell’anno in corso, coprendo, insieme con le giacenze di cassa, il debito almeno 1,2 volte. Cio’ che spinge la Regione a ricorrere alle anticipazioni sono i ritardi dei trasferimenti da parte del Governo centrale. Nel 2010 e 2011, infatti, l’Esecutivo nazionale ha ritardato il trasferimento di parte di queste entrate. Ed e’ per sopperire alla carenza di liquidita’ che la Regione e’ ricorsa alle anticipazioni, cosi’ da fronteggiare le esigenze di cassa. Il ritardo nei trasferimenti statali ha determinato il ritardo nei pagamenti nei confronti dei debitori. Anche in questo caso, S&P stima che il debito nei confronti dei creditori si ridurra’ a fine 2012, grazie agli accordi raggiunti con i fornitori per dilazionare i pagamenti. Lo scenario di miglioramento di tale contesto puo’ pero’ essere offuscato, mette in guardia l’agenzia, da una crerscita poco sostenuta delle entrate. La previsione e’ che i margini correnti della Regione, rimarranno, con molta probabilita’, sotto pressione, attestandosi intorno al -5% delle entrate correnti sul 2012-2014. Standard’s and Poor, inoltre, stima che il debito finanziario della Regione si stabilizzera’, in termini assoluti, rimanendo sotto il 75% delle entrate consolidate entro il 2014.

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