La Supercoppa di Spagna è ormai diventato un affare privato fra Barcellona e Real Madrid; da quest’anno è anche una questione di stile. Almeno secondo l’allenatore dei ‘blancos’, José Mourinho, che finge di snobbare il ‘clasico’. Il portoghese, nella conferenza stampa della vigilia, è stato laconico,

puntualizzando che il “Barca é sempre il Barca, che lo alleni Vilanova o Guardiola”. “Questo poco importa – ha detto – perché i giocatori sono gli stessi, il modo di giocare e lo stile pure”. “Forse è cambiato qualche dettaglio – ha precisato – ma la squadra resta di qualità”. Lo ‘Special one’ ha fatto appello alla cabala, tornando indietro nel tempo e ricordando che quando ha “vinto la Supercoppa con il Chelsea”, poi “ho perso la Premier”. “Con l’Inter le cose sono andare diversamente – ha osservato -. Ho perso la Supercoppa italiana e poi abbiamo centrato uno storico triplete”. Logico, dunque, che l’allenatore campione di Spagna in carica snobbi l’appuntamento di oggi nel Camp Nou (ritorno il 29 agosto), dove l’ambiente sarà come sempre incandescente e dove il Real sarà chiamato a lanciare i primi segnali di ‘risveglio’, dopo il pari casalingo (1-1) di domenica scorsa contro il Valencia, terza forza dell’ultima Liga. “Dei quattro impegni che affronteremo nella prossima stagione, fra Champions, Liga, Coppa del Re e appunto Supercoppa, quest’ultimo trofeo è quello che ci interessa meno”, aggiunge Mourinho, quasi a voler mettere le mani avanti, dopo avere fiutato a distanza la condizione generale di un Barca straripante, capace di travolgere con un perentorio 5-1 la Real Sociedad nell’esordio in campionato. “Firmerei per perdere questo doppio confronto e vincere magari la Liga, proprio come l’anno scorso”, ha aggiunto il ‘mago’ portoghese. Mourinho, in conferenza stampa, ha parlato del Barcellona, ma non del collega Tito Vilanova, sostituto di Guardiola sulla panchina dei blaugrana, al quale tentò di cavare un occhio nell’ultima Supercoppa di Spagna. Un gesto, quello dello ‘Special one’, che venne immortalato dalle telecamere e ritrasmesso in mondovisione. Un gesto che dà l’esatta dimensione di una rivalità che, a parte le apparenze, non conosce tregua. Domani se ne avrà un primo assaggio. La sfida del Camp Nou riproporrà anche il duello a distanza ravvicinata dei due uomini-squadra, Messi e Cristiano Ronaldo. L’argentino, nell’ultima stagione – tutto compreso – ha realizzato 73 reti, contro le 60 del portoghese. La nuova stagione è cominciata alla grande per la ‘Pulce’ che ha già rifilato una doppietta alla Real Sociedad, mentre ‘CR7’ è rimasto all’asciutto. “Per me Cristiano Ronaldo dovrebbe vincere il Pallone d’Oro, perché ha vinto l’ultima Liga, che è il campionato più difficile del mondo”, ha detto Mourinho. Domani sarà assente Pepe (il difensore che in un ‘clasico’ passeggiò sulla mano di Messi, dopo averlo steso), nelle file del Real, mentre nel Barca dovebbe partire titolare David Villa, tornato in campo da un paio di partite dopo il lungo stop per l’infortunio rimediato nel Mondiale per club 2011.

 

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