Nei pressi dell’abitazione dove abitavano e sono stati massacrati Rosetta Sostero e Paolo Burgato, una settimana fa, ci sarebbe stato parcheggiato un furgone con targa straniera, accanto un uomo alto un metro e novanta circa, a torso nudo e con il corpo tatuato, vestito con pantaloni militari.

Nel furgone, altre persone, che parlavano una lingua di un paese dell’Est. Lo scrive oggi Il Gazzettino citando due testimoni che avrebbero visto il furgone e l’uomo la notte del duplice omicidio, nei pressi di via Annia, dove si trova la casa. Nell’articolo si fa anche l’ipotesi che potesse trattarsi di possibili militari o paramilitari o anche esponenti dei corpi speciali, precisando pero’ che, al momento, non ci sarebbero elementi che fanno pensare a un legame tra la presenza di queste persone sul posto e la violenza nella villetta.

 

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