CASTEL VOLTURNO – Gestito dal RTI CIDIS onlus (Capofila) e Gesco, parte sul territorio di Castelvolturno per la durata di tre anni, il Servizio di Mediazione Culturale (Progetto MIRA), finanziato dalla Regione Campania. Con la Delibera n. 1132 del 9 agosto, il direttore generale dell’ASL Caserta, Paolo Menduni, ha infatti approvato il protocollo di intesa tra il Distretto Sanitario n.23 di Mondragone e l’Associazione CIDIS ONLUS in rappresentanza del Raggruppamento, finalizzato ad assicurare la presenza di mediatori culturali nell’ambulatorio dedicato ai migranti.
“Si tratta di un servizio necessario per favorire l’inclusione sociale dei cittadini stranieri extracomunitari e comunitari – afferma Gaetano Danzi, direttore sanitario aziendale, un presidio di vitale importanza in quei territori della nostra provincia, come il litorale domizio dove forte è la concentrazione di stranieri temporaneamente presenti e dove in questi anni, con l’attuazione di progetti finalizzati, più si è imposta l’attenzione e attuata la sinergia tra servizio pubblico e associazioni del terzo settore.”. Severo Stefanelli, direttore responsabile del Distretto Sanitario n. 23, specifica che “questa attività, sospesa da circa due anni, verrà ripresa già a partire dai primi di settembre e vedrà in azione due mediatori culturali che, in orario pomeridiano, nei giorni di lunedì e mercoledì, saranno presenti in via Marino di Marzano a Castelvolturno e si alterneranno presso lo sportello per stranieri temporaneamente presenti (STP) e il Consultorio Familiare del Distretto.”
L’ASL Caserta già da tempo aveva sperimentato proficue forme di collaborazione con l’Associazione CIDIS onlus negli interventi rivolti ai cittadini stranieri, con particolare riferimento all’informazione e alla mediazione culturale, soprattutto per gli aspetti di ascolto, di accoglienza e di primo orientamento ai servizi sociosanitari presenti. La collaborazione con la Onlus potrà rappresentare nella varie fasi previste dal protocollo, che prevede tra l’altro un modulo formativo, un arricchimento umano e professionale sia per gli operatori dei servizi già individuati dal distretto di riferimento che per tutti coloro che saranno coinvolti nella fase operativa del progetto regionale.