Come un pugile stordito dal colpo del ko. L’Udinese barcolla e va al tappeto. La delusione per l’ uscita dalla Champions League è palpabile. Le parole di Francesco Guidolin, “colpa mia, ora devo andare a casa e riflettere sul futuro”, pronunciate a caldo, sono suonate quasi come un addio.
Ma oggi è sceso in campo il patron bianconero Gianpaolo Pozzo che lo ha ancorato alla panchina. “Guidolin è e resterà l’allenatore dell’Udinese”, ha detto l’azionista di riferimento parlando ai microfoni di Udinese Channel. “La sua amarezza e le sue parole di ieri sono dettate dal fatto che è un uomo estremamente sensibile, che in quello che fa da sempre il 200% e riesce a trasmetterlo alla squadra”, ha aggiunto. Un’amarezza, ha proseguito “figlia della grande delusione patita da tutti noi ieri sera. E’ superfluo ribadire la nostra totale fiducia: è un allenatore amato all’inverosimile dalla piazza friulana e lui questo amore lo sente bene. Ha un lungo contratto con noi ed è felice di continuare a lavorare per la nostra Società. Pur comprendendo il suo rammarico, gli ho fatto capire quanto crediamo in lui. Per quanto ci dispiaccia come sia andata a finire con lo Sporting Braga ormai è finita. Adesso voltiamo pagina e ripartiamo. Tutti insieme”. Venerdì a Montecarlo ci sarà il sorteggio per i gironi di Europa League che cominceranno il 20 settembre. L’Udinese sarà probabilmente inserita in seconda fascia.
Domenica al Friuli arriverà la Juventus. Non c’é tempo, insomma, per piangersi addosso. Bisogna rialzarsi subito. Per questo il club fa quadrato attorno al giovane Maicosuel, autore dello sciagurato rigore, quel tentativo di cucchiaio costato la qualificazione. E’ un ragazzo giovane, si farà. Certo, ma tentare un simile azzardo in una partita così delicata è apparso a tutti un peccato di presunzione. Tanto più che il tiro dal dischetto sbagliato nel 2009 nella Coppa do Brasil con la maglia del Botafogo, finta, pausa e tiro sul palo alla destra del portiere, sembra non gli sia servito da lezione. L’importante è che ora lui e tutti gli altri ragazzi nuovi apprendano al più presto il verbo di Guidolin. “Purtroppo sappiamo che ogni anno dobbiamo avere un po’ di pazienza per fare inserire al meglio i nuovi arrivati – ha aggiunto il patron – ma sono tutti giocatori di valore. Il mercato? Qualcosa faremo in questi ultimi giorni a disposizione per completare la rosa”.