BENEVENTO – In relazione alla nota vicenda che riguarda l’espletamento del corso-concorso per la copertura di due posti di Categoria EP, Posizione Economica EP1, Area Amministrativa Gestionale, per le esigenze del Settore “Personale e Sviluppo Organizzativo” e del Settore “Approvvigionamenti, Appalti e Patrimonio”, parzialmente annullato con Sentenza del 4 giugno 2012, n. 2620, emessa dal Tribunale Amministrativo della Regione Campania, Sezione Seconda,

il Rettore della Università degli Studi del Sannio comunica che la Sesta Sezione del Consiglio di Stato, con Ordinanza del 28 agosto 2012, n. 3384, depositata il 29 agosto 2012, ha accolto la istanza cautelare di sospensione della efficacia della predetta sentenza, oggetto di impugnazione, affermando, altresì, la sussistenza dei profili di fondatezza degli appelli proposti dalla medesima Università, con il patrocinio degli Avvocati Aniello Melel e Luigi Diego Perifano, dalla Dottoressa Monica Facchiano, con il patrocinio dell’Avvocato Enrico Iossa, e dalla Dottoressa Maria Grazia DE Girolamo, con il patrocinio dell’Avvocato Francesco Vecchione, contro la Dottoressa Pierangela Mottola, rappresentata e difesa dagli Avvocati Domenico Pizzillo e Stefano Sorvino, e dalla Dottoressa Maria Labruna, rappresentata e difesa dall’Avvocato Andrea Abbamonte.

Il Consiglio di Stato ha contestualmente fissato per il 26 febbraio 2013 l’udienza per la discussione, nel merito, degli appelli riuniti.

Il Rettore manifesta la sua piena soddisfazione per l’esito del giudizio cautelare che, peraltro, conferma, ancora una volta, come le scelte operate dalla Amministrazione siano sempre in armonia con i principi di legalità, imparzialità e buon andamento della azione amministrativa.

Anche in questo caso, infatti, la decisione della Amministrazione di non dare immediata esecuzione alla sentenza emessa, in primo grado, dal Tribunale Amministrativo della Regione Campania, in attesa dell’esito del giudizio di appello, è risultata essere, nonostante le inopinate e strumentali pressioni provenienti dall’esterno, quella più coerente e più saggia, oltre che la più legittima.

Cosa sarebbe successo se la Amministrazione, suggestionata e intimidita dalle quotidiane esternazioni mediatiche, avesse dato attuazione alla predetta sentenza?

Ora, non resta che attendere, fiduciosi, il responso finale del Consiglio di Stato.

A prescindere, poi, dagli esiti finali del giudizio, il Rettore ritiene, infine, opportuno esprimere, sin da ora, il suo più vivo compiacimento agli Avvocati Aniello MELE e Diego Luigi PERIFANO per il lavoro finora svolto, in assoluto competente e altamente qualificato, esprimendo, peraltro, un particolare ringraziamento all’Avvocato MELE che, nonostante la situazione di particolare disagio in cui è stato costretto a svolgere la propria attività professionale per alcuni attacchi personali, ha, comunque, continuato a  garantire all’Ateneo il suo prezioso apporto con la serietà, l’equilibrio e il senso di responsabilità che hanno sempre contraddistinto i suoi comportamenti.

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