AVERSA – Dei mancati pagamenti dei canoni idrici in alcune zone di Aversa e del mancato pagamento dei canoni di fitto, questa mattina, ha discusso la commissione bilancio presieduta dal consigliere Luigi Vargas. “Nel corso della seduta, alla quale risultavano presenti anche i consiglieri Rosario Capasso e Paolo Galluccio, abbiamo chiesto delucidazioni al dirigente agli affari generali, Giuseppe Nerone, in merito al mancato pagamento dei canoni idrici in alcune zone della Città.
Nel corso della discussione, quindi – continua Vargas – è stato evidenziato non solo che per zone quali Parco Coppola, Via Maiuri, Via Atellana così come altri quartieri il canone viene totalmente omesso, ma è stata sollevata un’altra questione onerosa per le casse comunali. I canoni di fitto delle palazzine di San Lorenzo non vengono versati dagli intestatari degli immobili”. E continua Vargas: “Non possiamo, soprattutto in questo momento di crisi economica, avallare queste omissioni che sono diventate, negli anni, consuetudinarie. Tutti devono pagare, così come ha detto il Sindaco Sagliocco: bisogna pagare tutti per pagare meno”.
Il recupero dei residui attivi costituisce una priorità irrinunciabile proprio nel momento in cui, la pesante riduzione dei trasferimenti dello Stato in favore dei Comuni, induce sempre più questi ultimi a porre particolare attenzione alle risorse proprie che costituiscono la parte più cospicua delle entrate comunali necessarie per finanziare le spese correnti ed il mantenimento dei livelli dei servizi offerti ai cittadini. Le ridotte risorse di cassa che impediscono, ad oggi, anche interventi urgenti in tempi compatibili con i bisogni della collettività scaturiscono, altresì, dalla presenza di notevoli residui passivi relativi a spese disposte nell’anno 2011 e che hanno avuto regolare liquidazione solo nei primi mesi del corrente esercizio finanziario con conseguente ricaduta negativa sull’andamento della spesa dell’anno 2012. Da questa complessa situazione finanziaria parte dunque la programmazione del corrente anno che diviene ancora più pesante per il difficile contesto nazionale, ove con le manovre di questi ultimi mesi tese al rigore ed ai tagli lineari sempre più pregnanti, si è ridotta fortemente la possibilità di questo comune di offrire servizi adeguati ai bisogni della collettività. Bisogna ricordare, infatti, che il Comune di Aversa vanta 24 milioni di euro nell’ambito di canoni idrici non pagati di cui solo dodici sono stati iscritti a bilancio per evitare lo sfalsamento dello stesso. Sono già in corso azioni per l’interruzione dei termini di prescrizione nei confronti dei quali, regolarmente censiti, non hanno pagato le bollette. In corso anche azioni di censimento di tutti i contatori della Città di Aversa dato che alcune utenze sarebbero addirittura prive dei contatori.