SOLOFRA. Nella giornata di ieri, i carabinieri del Comando Stazione di Solofra hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino due giovani sorpresi a rubare dei cavi di rame all’interno di un’azienda del posto. SI tratta di un ragazzo solofrano di appena 18 anni e di un suo amico di origine rumena di 2 anni più grande.
In particolare, nel corso di un normale servizio di pattugliamento delle strade di quel paese, i carabinieri della Stazione di Solofra si sono imbattuti, lungo via Consolazione delle zona industriale, in un piccolo veicolo del tipo quadriciclo a motore, con targa straniera e la cui presenza era di certo sospetta, proprio perché parcheggiato nei pressi di un’azienda. È così che i carabinieri, udendo delle voci provenire dall’interno della fabbrica, si sono subito accorti che la recinzione esterna era stata tagliata e che all’interno della proprietà privata vi erano i due giovani. Fatto accesso dal lato posteriore, i carabinieri sono riusciti a sorprenderli senza che i due si accorgessero di nulla, bloccandoli con le mani nel sacco.
L’immediato sopralluogo effettuato dai carabinieri ha permesso loro di accertare che i due avevano già scoperchiato e aperto alcuni tombini, donde erano riusciti a sfilare dei fili. In tutto avevano già tagliato – pronti per asportarli – 20 metri di cavi contenenti filo di rame. I successivi accertamenti condotti sul quadriciclo parcheggiato all’esterno hanno poi permesso di recuperare un ulteriore matassa di cavi che aveva già raggiunto un peso di 2 kg e mezzo e di chiara provenienza illecita, visto che i due giovani non sapevano fornire giustificazione circa il possesso di quel rame.
Portati in caserma per le incombenze giudiziarie legate alla loro denuncia, i carabinieri hanno poi restituito i 20 metri di filo di rame al proprietario dell’azienda solofrana, sequestrano invece l’ammasso di rame trovato nel furgone, in attesa di ulteriori riscontri.