“L’Udinese ferita è ancora più pericolosa. E poi, dove arriva la Juve, le forze si raddoppiano”. Sembra sentir parlare Antonio Conte. E invece è il suo vice, Massimo Carrera, a copiarlo non solo in campo, ma anche nella filosofia di vita. E’ la vigilia della prima trasferta della squadra campione d’Italia
e ancora imbattuta da un anno in campionato. I bianconeri, però, quest’anno, hanno un peso (magari assai più dolce da portare) in più, il ruolo di favoriti. E quindi se la scorsa stagione la giovane squadra di Conte, ancora in gestazione, non avrebbe scandalizzato nessuno accontentandosi di un pari contro una delle prime forze del nostro calcio, oggi il discorso è diverso. Prima dell’arrivo della Champions, l’obiettivo è quello di imprimere una forte andatura in campionato, anche se l’inizio presenta difficoltà impreviste. I bianconeri, infatti, non arrivano a Udine in perfette condizioni fisiche, perché hanno fuori Caceres, Lucio, Pepe e Padoin, che si è stirato proprio ieri. In più, c’é Buffon al rientro e Chiellini ancora incerto se rischiare dopo il lungo stop per l’infortunio muscolare. Giovinco è in condizioni tutt’altro che buone perché reduce dalla distorsione a una caviglia di una settimana fa, così come Isla non può avere l’intera partita nelle gambe, avendo disputato solo un collaudo con la Primavera a otto mesi dal grave infortunio al ginocchio. Ma lo spirito è più che mai quello di Conte: “Dovremo stare attenti ed entrare in campo con la testa giusta – spiega Carrera – ma è chiaro che puntiamo alla vittoria perché siamo la Juventus”. La controprova di quanto il tecnico attuale abbia vestito completamente i panni del nuovo ruolo è un concetto ribadito più volte dal’allenatore dello scudetto: “Preferisco tutta la vita essere vincente e antipatico, piuttosto che perdente e simpatico”. E’ assai soddisfatto del mercato: “Ottimo. La rosa è competitiva. Anche Bendtner è un giocatore che servirà molto. Non è stata una prima scelta a causa della crisi economica che attraversa il nostro calcio, ma è un acquisto mirato, sì. C’é stata una opportunità e l’abbiamo colta, ma sapevamo bene da prima che cosa avrebbe potuto darci”. Domani però il danese non seguirà la squadra a Udine, perché non si allena da dieci giorni. Via dunque alla coppia Matri-Vucinic. In difesa, se Chiellini decide di non rischiare, é pronto Marrone. Oltre al campionato, torna d’attualità anche la Champions, nella quale l’obiettivo della Juventus è quello di “andare avanti il più possibile” e il Chelsea visto ieri in Supercoppa contro l’Atletico non sembra imbattibile: “E’ vero, ha qualche problema, soprattutto in difesa – spiega ancora Carrera – ma sarà comunque difficile affrontarlo. Cercheremo di capire quali siano i suoi punti deboli”. Anche sullo spirito che dovrà caratterizzare la squadra nell’intera stagione, Carrera sembra la fotocopia di Conte: “Dovremo essere umili e affamati, lavorare per crescere ancora”.