AVERSA – Sono passati circa 4 mesi quando il Comitato Civico Rione IACP di Piazza Giovanni XXIII, con atto formale, invitava il neo-sindaco Sagliocco ad un incontro per discutere i problemi che gravano sul quartiere. La risposta non tardò a venire da parte del primo cittadino che, utilizzando varie testate giornalistiche, manifestò l’intenzione di dare corso a questo incontro. Questa notizia alimentò la speranza dei residenti facendo intravedere all’orizzonte la risoluzione dei disagi più volte denunciati in questi 2 anni di attività del Comitato.

Con nostro rammarico, questo incontro non è mai avvenuto. Probabilmente il sindaco è stato mal consigliato dal suo nuovo entourage. L’unico intervento attuato è stata la chiusura della strada antistante la piazza oggetto della fiera settimanale, da sempre,  per gli sversamenti illeciti, una vera e propria discarica. Decisione secondo noi non appropriata, in quanto chiudere una importantissima arteria a tempo indeterminato, oltretutto senza prima bonificarla e senza un piano di recupero, incide decisamente ad abbassare la qualità della vita, in una zona che presenta un’alta densità di popolazione con aspettative di crescita. Il problema, quindi, va affrontato mettendo l’intera area in sicurezza, garantendo la punibilità dei trasgressori con l’ausilio anche di videocamere. Stesso discorso vale anche per la piazza destinata al mercato che viene pulita solo al centro, mentre la rimanente parte non asfaltata, utilizzata come parcheggio per i veicoli e per il passaggio pedonale, è ricolma di immondizia di ogni genere. Riteniamo semplicemente indispensabile che l’Amministrazione interloquisca con il Comitato in quanto, quest’ultimo, rappresentando la vera cittadinanza attiva, ha la reale percezione dei problemi locali. Inoltre ribadiamo che la politica finora condotta in questo quartiere dai  soliti politici di turno, recentemente anche da qualche consigliere new entry, costituita da semplici proclami che hanno il sapore di meri spot pubblicitari, non attecchisce più. Pertanto il politico di turno che concretamente è disposto ad operare lo faccia contattando il Comitato, così da programmare una serie di interventi mirati, calendarizzati, con lo scopo di migliorare la qualità della vita. Inoltre non consentiremo a nessuno di fare propri i piccoli traguardi ottenuti esclusivamente dall’operato del Comitato in questi 2 anni:  l’installazione delle giostrine, avvenuta lo scorso anno (con tutti i limiti di un arredo incompleto ed una posa in opera che non rispetta gli standard di sicurezza); la partenza della raccolta differenziata, ottenuta nel periodo elettorale, per la quale abbiamo esercitato un forte pressing sulla passata amministrazione; una presenza più assidua degli operatori ecologici e, per la prima volta dopo decenni, una disinfestazione dei tombini. Non è superfluo ricordare a chi fa finta di niente, perché di sovente i politici hanno la memoria corta, che il Comitato agli inizi di febbraio ha affisso in tutta la città di Aversa un manifesto murario, attraverso il quale, dopo il lungo lavoro profuso sul proprio territorio, si chiedevano tutti gli interventi da attuare per il benessere comune. Dando prova non solo di grande capacità di coordinazione e organizzazione, ma sostituendosi in toto all’operato chiesto invano alla politica. Considerando che oggi, finalmente, anche i media e la chiesa hanno posto sotto i riflettori la grave emergenza ambientale della nostra provincia a cui si fa riferimento utilizzando termini come “gomorra” oppure “terra dei fuochi”, pensiamo che sia davvero arrivato il momento di interessarsi realmente ai veri problemi della città, e quello dell’ambiente senz’altro è in cima alla lista. Ricordiamo al sindaco Sagliocco che il Comitato IACP di piazza Giovanni XXIII attende di essere ricevuto.

 

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