CASERTA – “Non abbiamo mai rinunciato al Planetario, ora pronto per la riapertura con una gestione congiunta in cui è confermato il ruolo primario del Comune, nonostante le sinistre abbiano scomodato con le loro polemiche personaggi di caratura internazionale su una questione che proprio dal centrosinistra avevamo ereditato. Stiamo provvedendo, con il nostro impegno quotidiano, a provvedere a tutti i guasti e ai danni che ci hanno obbligato al dissesto e che hanno prodotto anche situazioni di inefficace programmazione come quella del Planetario, struttura realizzata con fondi pubblici che non è conosciuta nemmeno al capo opposto della Città.
Auspico ora che la definizione individuata dall’Amministrazione, grazie all’impegno profuso sull’argomento dall’assessore De Negri, sia utile anche ad esercitare la necessaria azione di promozione di una struttura altamente qualificata”. Lo dichiara il sindaco Pio Del Gaudio a proposito della delibera di giunta con la quale, nell’ultima riunione dell’esecutivo, è stato approvato l’accordo stipulato con l’ATS Planetario di Caserta, di cui è capofila l’istituto tecnico statale ‘Michelangelo Buonarroti’ del capoluogo. “L’accordo – afferma l’assessore alla Cultura, Felicita De Negri – conferma la validità culturale di una struttura che probabilmente la Città e il territorio non hanno appieno apprezzato e conosciuto negli scorsi anni. Il Planetario svolge un’opera di divulgazione scientifica di alto livello, che va tutelata e promossa. Con opere di ingegno, originali e di spessore, viene messa in campo l’attività di esperti e ricercatori, come il professor Smaldone e i dottori Ricchi e Di Lorenzo, che hanno reso disponibili passione e esperienza professionale con un’opera che può definirsi di volontariato scientifico e culturale, se considerata in riferimento alle simboliche competenze loro riconosciute. Il Planetario, quindi, merita conoscenza maggiore di quella finora ottenuta: è pronto a sviluppare nuovamente tutte le sue attività e lo farà, riguardo al necessario biglietto di ingresso a pagamento piuttosto che gratuito, secondo gli obblighi che ci derivano dall’essere un Comune in dissesto, perché trattasi di ‘servizio a domanda’”. Secondo l’accordo stipulato, restano a carico dell’Amministrazione le sole spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, di pulizia e delle utenze in uso alla struttura. Gli incassi dei biglietti di ingresso saranno di competenza dell’Ats che cogestirà il Planetario, fatte salve quelle del 50 per cento degli importi derivanti dai proventi di un eventuale bookshop interno.