AVERSA – L’intervento di Pasquale Morra capogruppo di Sel durante il consiglio comunale in cui la maggioranza ha approvato il bilancio. Oggi 6 settembre siamo convocati per l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2012 nonché per quello triennale 2012-2014. Ebbene anche quest’anno dobbiamo constatare che in effetti andiamo a discutere di un bilancio che a 3 mesi alla fine del 2012 sembra più un bilancio consuntivo che di previsione. Ci rendiamo d’altra parte conto che l’attuale amministrazione, insediatasi a maggio, non poteva fare altro che riproporci il bilancio dello scorso anno con un riduzione delle spese in uscita, praticamente un bilancio che tiene conto solo dell’ordinario.
Ci auguriamo che per il futuro il bilancio di previsione venga discusso nei primi mesi dell’anno e non alla fine. Fatte le dovute premesse voglio chiarire il perché Sinistra Ecologia e Libertà non ha presentato emendamenti come qualche giornalista ci ha accusati ipotizzando un nostro clamoroso voltafaccia e di praticare una opposizione soft quasi che il sindaco ci abbia convinti della bontà del suo bilancio. Invito queste persone a trovare su un qualsiasi dizionario della lingua italiana il significato di emendamento. Un emendamento è la richiesta di modifiche o correzioni di un testo di legge che comunque si ritiene nel suo complesso valido ma migliorabile. Noi non abbiamo presentato emendamenti perché questo bilancio non ci piace e quindi non c’è nulla da emendare..
Perché diciamo no al bilancio 2012: il bilancio triennale viene riproposto così come si evince dalla delibera allegata identico a quello della precedente amministrazione, per cui come lo scorso anno anche oggi voteremo contro. Sul bilancio 2012 prendiamo atto del buon lavoro svolto ad oggi in particolare dall’assessorato all’urbanistica riguardo l’adeguamento degli oneri di urbanizzazione nonché il recupero dei ratei non riscossi. Tra l’altro io stesso come presidente della commissione urbanistica ho dato parere favorevole alla delibera unitamente ai componenti della maggioranza.
Esaminiamo ora la delibera relativa alla Tarsu del 26 maggio, nella quale si propone a fronte di un aumento della base imponibile una riduzione pari all’1,10% delle aliquote tariffarie 2011.
Nelle voci di spesa vanno aggiunte circa 119.000 euro come aggio ad equitalia per le riscossioni effettuate e un 15% in più complessivo derivante dalle addizionali ex eca e ex meca alle quali aggiungere il tributo provinciale. In effetti il costo del servizio, rispetto al 2011, risulta notevolmente aumentato (1,3 milioni di euro) come si evince dalla relazione dei revisori, aumento dovuto alla scelta dell’amministrazione di utilizzare servizi straordinari come da contratto di appalto e alle circostanze citata nelle note dal dirigente competente e che sono parte integrante della delibera (ma che non ci è stato possibile leggere perché non pubblicate sull’Albo Pretorio).
Chiediamo:
la riduzione del 1,10% della tariffa 2012 tiene conto dell’aumento dei costi del servizio?
Il comune di Aversa vanta dal 2007 crediti per circa 29,5 milioni di euro per Tarsu non pagata. Ad oggi Equitalia ha recuperato solo 3 milioni e percepisce un aggio di 120.000 euro.
E’ sotto gli occhi di tutti che il servizio è carente per mancanza di ramazza, lavaggio cassonetti, lavaggio delle strade etc.
D’Altra parte i revisori raccomandano un attento e continuo monitoraggio dell’effettività delle prestazioni e ricordano la possibilità di applicare delle penalità in caso di inosservanza. Sono state applicate? Oppure l’amministrazione è soddisfatta del servizio?
Concludendo, l’amministrazione si prefigge l’obiettivo del 50% di raccolta differenziata ance se la normativa nazionale prevede il 65%.
Quali sono i dati ufficiali del comune di Aversa circa le percentuali di raccolta differenziata ad oggi?
Secondo l’osservatorio sui rifiuti della Regione Campania il comune di Aversa a tutto il 3 agosto 2012 è fermo al 30,60% di raccolta differenziata. Crediamo che difficilmente si possa riuscire a raggiungere almeno per il 50% per fine anno.
In caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo Aversa si troverà ancora una volta nella fascia dei comuni non virtuosi e quindi con al tariffa più alta, il tutto a discapito dei cittadini”.