“Dal Mattino di oggi apprendiamo maggiori particolari di una verbalizzazione fatta da un ufficiale di Polizia penitenziaria dei colloqui avuti dagli on. Sonia Alfano e Lumia con il camorrista Bidognetti, in dispregio della legge che regola le visite dei parlamentari ai detenuti.
Quello che emerge èdi una gravità straordinaria, sia perché éaddirittura clamorosa la violazione della legge sia perché questa irresponsabile iniziativa ha consentito, a parere dei magistrati della DDA di Napoli, al capo-camorrista Bidognetti di inviare messaggi obliqui e ricattatori non si sa bene a chi”. Lo afferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera. “Questi sono i risultati di iniziative che, invece di essere verbalizzate, avrebbero dovuto essere tempestivamente bloccate mentre i colloqui erano in corso,proprio perché la violazione della legge è clamorosa. E la presenza degli agenti di polizia penitenziaria è motivata proprio dalla necessità di fare in ogni caso rispettare la legge nel corso dei colloqui. Da quello che riferisce Il Mattino si è arrivati fino al punto che uno dei due parlamentari ha consigliato a Bidognetti di “rivolgersi a un bravo chirurgo”, cioé al “magistrato giusto”. Tutto ciò dimostra che siamo arrivati in un certo senso al punto estremo dell’esercizio del giustizialismo che non viene più portato avanti solo da magistrati cosi esplicitamente politicizzati come coloro – Ingroia solo per fare un esempio – che oggi alla Versiliana partecipano alla Festa del loro giornale, ma anche da alcuni parlamentari che lavorano nelle carceri sul piano investigativo. Tutto ciò però chiama in causa e in modo assai rilevante il ministro di Grazia e Giustizia e il direttore del DAP che hanno la responsabilità di assicurare il rispetto della legge e di intervenire, non con frasi di circostanza,quando essa viene violata. Questa violazione, infatti, costituisce un vulnus non solo alla legge ma allo stato di diritto in quanto tale. Infatti nel momento in cui i parlamentari appartenenti a partiti o gruppi giustizialisti non solo possono,come ègiusto,svolgere liberamente la loro azione politica, ma addirittura la traducono in attivitàinvestigativa, è evidente che qualcosa di profondo si èrotto nella legittimità del funzionamento dello Stato. Ci ripromettiamo di investire del problema per la sua gravità non solo l’autoritàdi governo, ma anche l’autoritàmassima dello Stato che presiede il CSM”, conclude Cicchitto.