A nulla sono valsi gli scioperi di solidarietà dello scorso agosto. La St Microelectronics non ne vuole sapere di riassumere i due lavoratori licenziati in tronco perché rei di aver introdotto dei cellulari in azienda (anche se spenti) in barba al regolamento interno della multinazionale.

E così Fim-Fiom-Uilm Caserta e la Rsu della St Microelectronics di Marcianise tornano alla carica, annunciando un nuovo sciopero di otto ore in programma per lunedì con tanto di presidio di protesta in via Roma, presso la sede di Confindustria. Sul caso, ieri sera, si sono espresse anche le segreterie nazionali dei sindacati metalmeccanici, i quali hanno espresso solidarietà ai dipendenti espulsi dai cicli produttivi. “La Direzione Aziendale della ST di Marcianise – si legge in una nota stampa – continua ad ignorare le numerose richieste sindacali relative al ritiro dei licenziamenti dei due lavoratori e alla apertura immediata di un tavolo di confronto sui temi del regolamento aziendale e dei rapporti sindacali aziendali”. A nulla sono valse le ribadite e rinnovate disponibilità delle organizzazioni sindacali affinchè si potessero ripristinare le normali e corrette relazioni industriali con il fine ultimo di ricercare e costruire un punto di equilibrio sulle questioni aperte e con il ritrovato intento di ricostruire un solido e necessario modello di confronto tra le Parti necessario ad affrontare, insieme ai lavoratori di Marcianise, le ulteriori sfide produttive ed economiche.  Pertanto Fim-Fiom-Uilm stigmatizzano gli attuali comportamenti della Direzione aziendale e proclamano così come discusso e concordato nelle assemblee del 3 settembre scorso con i lavoratori.

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