BENEVENTO – I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Benevento hanno rintracciato un minorenne, allontanatosi da Telese Terme, che in bici vagava impaurito per le strade di Benevento. E’ accaduto ieri pomeriggio. Il ragazzo 12enne, studente della scuola media, residente a Telese Terme, aveva deciso insieme ad alcuni suoi coetanei di recarsi in treno a Benevento per fare visita ad un compagno di scuola, ricoverato da alcuni giorni presso l’Ospedale “Rummo” del capoluogo a seguito di un incidente stradale.

Il ragazzo, senza dire nulla ai genitori, nel pomeriggio, saliva sul treno portando con se la bicicletta e giunto a Benevento si recava all’Ospedale con la sua bici. Giunta la sera, sua madre preoccupata, lo chiamava sul telefono cellulare, ed il ragazzo, accortosi che si era fatto tardi, le diceva l’ennesima bugia, di trovarsi vicino casa e che stava per rientrare. Quindi, in tutta fretta, salutava gli amici e lasciava l’Ospedale, cercando la strada per ritornare alla stazione ferroviaria di Benevento, ma forse preso dal panico,  nel buio perdeva l’orientamento e cominciava a vagare per le vie della città, accorgendosi di non avere neanche i soldi per pagare il biglietto del treno per rientrare a Telese. Nel frattempo una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, che transitava in zona, in via Delle Puglie notava il ragazzo piangere in preda alla disperazione. Anche un cittadino, che percorreva quella strada, aveva anch’egli notato il ragazzo da solo e pertanto stava chiamando il 112. I Militari, dopo averlo fermato e tranquillizzato, gli chiedevano cosa fosse accaduto. Il ragazzo, allora, raccontava tutta la storia, dicendo di essere disperato in quanto si era allontanato da casa senza dire nulla ai genitori e, poiché la mamma, preoccupata, continuava a cercarlo, per paura della reazione dei genitori, aveva deciso di spegnere il telefono cellulare, rendendosi irreperibile. I Militari dopo averlo ascoltato e calmato, lo convincevano ad accendere il suo telefono cellulare, permettendo così ai genitori di parlare con lui. Rintracciata la madre, i Carabinieri le affidavano il minore, che veniva comunque perdonato dai genitori perché allontanatosi da casa, a loro insaputa ma per un fine nobile.

 

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