CASERTA – Il circolo di Caserta di Sinistra Ecologia e Libertà interviene sulla questione legata alla bocciatura del registro tumori per motivi economici da parte del governo Monti.  “Grave presa di posizione del Governo su una legge a tutela della salute dei Campani La scelta del governo di impugnare la legge che istituisce il “Registro dei Tumori “in Campania  rappresenta  uno dei peggiori segnali che questo esecutivo potesse dare per confermare il proprio orientamento tecnico burocratico.

Si potrà anche convenire sul fatto che  Monti, riconquistando la fiducia internazionale nei confronti del  nostro Paese, dopo i disastri profondi del  governo Berlusconi, stia assolvendo al mandato conferitogli, ma  dobbiamo contestualmente registrare l’incapacità di questa compagine governativa  di operare secondo scelte di valenza politica, tenendo cioè conto delle priorità dei cittadini.

Come è possibile non considerare indispensabile un investimento che riguarda la salute di milioni di italiani,  che permette l’individuazione dei territori  regionali in cui  si registra  un abnorme incidenza dei tumori, segnalata nella sua  eccezionale evidenza dalla totalità della classe medica regionale, e da studi e rilevazioni, anche della stessa Protezione Civile..

Un investimento irrisorio, se viene  paragonato ai benefici che se ne possono trarre  in ordine alla lotta contro il cancro, e alla individuazione  delle zone  che, avendo subito scempi ambientali devastanti, generano dati epidemiologici da vera e propria pandemia oncologica.

Come si può far entrare in un puro ragionamento di contabilità dello Stato la soppressione di uno strumento scientifico così importante, a cui dovrebbero seguire interventi di risanamento del territorio e individuazione di responsabilità. E tutto ciò mentre si assiste ancora ad investimenti molto più effimeri e socialmente irrilevanti.

Noi pensiamo che l’oggettiva  importanza della istituzione del Registro dei Tumori in Campania,  il peso della mobilitazione che sta montando  su questo tema, e una precisa presa di posizione delle forze politiche, di qualsiasi schieramento, presenti in Parlamento, (e i parlamentari campani non sono pochi)  possano consentire al governo un ripensamento che   porti alla risoluzione dei non insormontabili ostacoli economici che ne impediscono l’attuazione”.

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