Una miniera di diamanti enorme, formatasi dentro al cratere aperto da un frammento di asteroide in una localita’ sperduta della Siberia, in Russia, e tenuta segreta per tutti gli anni della Guerra Fredda dall’Urss che la considerava una ”riserva strategica”, potrebbe ora provocare, secondo gli esperti, una ”rivoluzione” sui mercati.
Siamo a Popigai, Siberia orientale, 400 km dal primo centro abitato e 2.000 km a nord del capoluogo Krasnoiarsk. Scoperta all’inizio degli anni 70, questa miniera di diamanti fu subito nascosta dal piu’ grande mistero dalle autorita’ dell’allora Unione sovietica. Questa settimana, per la prima volta da quando fu riscoperta nel 2009, i ricercatori dell’Istituto di geologia e minerali di Novossibirsk hanno cominciato a rivelare dettagli sul gigantesco giacimento che formo’ all’interno del cratere di un asteroide caduto sulla terra 35 milioni di anni fa ed ha un diametro di ben 100 km. L’impatto d’urto, hanno spiegato gli esperti, ha trasformato istantaneamente la grafite del suolo siberiano in minuscoli diamanti che si sono sparpagliati in un raggio di dieci chilometri dal punto di caduta. Le pietre hanno un diametro che va da 0,5 a due millimetri e si presentano in diversi colori: grigio, blu, giallo. La portata straordinaria della scoperta, hanno detto i ricercatori, sta nel fatto che le riserve di diamanti di Popigai, molto utilizzati nel settore dell’aeronautica e delle perforazioni, sono 110 volte superiori alle riserve di tutto il mondo. Inoltre, le pietre del giacimento siberiano sono due volte piu’ resistenti dei diamanti industriali. All’epoca, tuttavia, l’Urss preferi’ costruire fabbriche di diamanti sintetici e lasciare la mega miniera cosi’ com’era. “Ai ritmi attuali di utilizzo dei diamanti industriali, le riserve di Popigai equivalgono a 3.000 anni di approvvigionamenti”, ha spiegato il direttore dell’Istituto. Lo scarso 0,3% del giacimento che viene sfruttato al momento fornisce gia’ 147 miliardi di carati, le riserve mondiali di diamanti sono pari a 5 miliardi di carati. Il cratere di Popigai potrebbe rovesciare completamente la situazione sul mercato dei diamanti. Ed e’ impossibile prevedere cosa accadrebbe ai prezzi. Ma, avvertono gli esperti, lo sfruttamento di un giacimento in una zona cosi isolata a 200 km dalle coste artiche potrebbe anche rivelarsi un’impresa troppo costosa.