SAN MARCO EVANGELISTA – Si è tenuto martedì scorso, 18 settembre, presso il Palazzo municipale, con inizio alle ore 10.00, un incontro tra il Sindaco Gabriele Cicala, le rappresentanze sindacali aziendali CGIL,CISL,UIL della Esacontrol ed il sindacato UGL aziendale, sulla crisi che sta attanagliando la Esa Control, che ha inoltrato per tutti i 54 dipendenti dell’azienda l’istanza di cassa integrazione straordinaria. Tale incontro è stato richiesto all’amministrazione comunale dalle rappresentanze sindacali che hanno subito offerto la loro disponibilità e vicinanza alle difficoltà che stanno vivendo i lavoratori e le loro famiglie.

“Si spera” – ha affermato in proposito il sindaco Cicala – “che la Esa Control (ex Face Standa di Maddaloni), da pochi mesi insediatasi a San Marco Evangelista, non sia venuta a morire nel nostro territorio, ma che vi siano effettive possibilità di una ripresa dell’attività produttiva anche perchè le aspettative e gli obiettivi di tale azienda all’atto dell’insediamento erano ben altri. Personalmente non conosco ancora le ragioni che hanno indotto l’azienda a ricorrere agli ammortizzatori sociali” – ha aggiunto la fascia tricolore – “ma certamente convocherò da qui a qualche giorno i vertici della Esa Control, per avere notizie più dettagliate e reali sullo stato dei fatti e per capire se vi sono reali possibilità di ripresa aziendale o se andiamo verso una ripetizione di quanto accaduto nella ex area 3M. Sono però moderatamente ottimista” – ha tenuto a sottolineare Cicala – “in quanto l’azienda ha fatto un grosso intervento nell’attuale sede, investendo cifre considerevoli, adeguando la struttura alle esigenze della produzione e mi è difficile credere che tutto questo possa in pochi mesi essere buttato al vento. Certamente come amministrazione siamo vicini ai lavoratori e vigileremo sull’andamento delle cose”. “La Esa Control Mediterranea” – ha dichiarato il Segretario di Categoria Ciro Tarotto dell’UGL – “ha avanzato richiesta di Cassa integrazione Guadagni Straordinaria per 12 mesi, a causa del forte calo di commesse provenienti del cliente Alcatel. È questo uno stato di cose che ci preoccupa oltremodo poiché orfani di una posizione chiara della Alcatel e dunque, di un concreto Piano Industriale, non siamo in grado di sottoscrivere accordi. E’ giunto il momento in cui le Grandi Aziende comincino ad assumersi le responsabilità politiche delle loro Azioni” ha concluso il sindacalista “così se Alcatel ha deciso di dirottare le lavorazioni destinate alla Esa Control presso altre realtà del Nord Italia sia chiara e non tergiversi e sappia che mette in crisi 54 famiglie“. Il Segretario Provinciale della Ugl Caserta Sergio D’Angelo ha attivato sulla faccenda uno specifico tavolo di crisi dal quale scaturiranno le azioni sindacali dei prossimi giorni.

 

Nunzio De Pinto

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