RECALE – L’approvazione del regolamento per l’esecuzione di lavori di forniture e servizi in economia ha scatenato le ire del consigliere di minoranza Lello Porfidia che ha accusato la maggioranza di aver approvato uno strumento che eviterà le gare di appalto in un comune come Recale. La replica non è tardata a venire anche perché, la stessa maggioranza, aveva espresso le proprie convinzioni in sede di seduta consiliare.

L’assessore ai lavori pubblici Tommaso Orballo: “Affermare che non ci saranno più gare d’appalto è una generalizzazione che nuoce alla verità. Il cittadino deve essere correttamente informato. Si tratta  dei cosiddetti appalti sotto soglia, 40mila euro, per i quali non è prevista una classica gara d’appalto ma l’affidamento diretto, in alcuni casi, o la procedura negoziata, alla quale partecipa un numero ristretto di società. In sostanza è un adeguamento al Codice degli appalti. Dovevamo permettere al nostro ufficio tecnico di poter operare nel rispetto della legge-quadro che in Italia regola i contratti pubblici, in particolare dell’articolo 125, comma 8.” La minoranza ha inoltre agitato lo spauracchio della Corte dei Conti e dell’Autorità di vigilanza minacciando di inviare il regolamento alle suddette autorità. Determinata la risposta del sindaco Patrizia Vestini: “Facciano pure! Stiamo operando nel rispetto della legge e nel solo interesse dei cittadini. Il regolamento per l’affidamento in economia di lavori risponde ad un indirizzo preciso del Governo Monti: alleggerire, semplificare e sburocratizzare la pubblica amministrazione. Le preoccupazioni della minoranza dunque, oltre che ingiustificate, appaiono anacronistiche”

 

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