CASERTA – Caserta fanalino di coda relativamente alle domande per l’emersione di immigrati dal lavoro nero tra le tre province campane in cui il fenomeno migratorio è più massiccio. Ad oggi, a dieci giorni dal via alla sanatoria (il 15 settembre scorso, ndr) prevista dal Decreto Legislativo 109 del 2012, ad un terzo dunque del cammino (si concluderà il 15 ottobre, ndr), sono 394 le domande pervenute allo Sportello Unico per l’Immigrazione di Caserta, a fronte delle 2766 di Napoli e delle 697 di Salerno.
Più basso é il numero registrato ad Avellino (36) e Benevento (10), ma qui la presenza di lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggiorno è di gran lunga inferiore rispetto al Casertano e alle altre due province. Solo nel Comune del litorale domizio di Castel Volturno, si stima la presenza di oltre diecimila immigrati clandestini, gran parte dei quali effettua attività lavorativa senza alcun contratto. Alla prefettura di Caserta si ipotizza che andando di questo passo si potrebbe arrivare a poco più di 1200 domande di emersione, un numero bassissimo rispetto alle attese, dal momento che la normativa emanata dal Governo prevede l’emersione anche dei lavoratori subordinati, e non solo di colf o badanti come in precedenti sanatorie; è probabile comunque che negli ultimi giorni vi sia un forte incremento dovuto a quegli imprenditori che hanno atteso l’ultimo momento per raccogliere tutta la documentazione necessaria.