All’indomani dell’incontro, promosso dalla Diocesi di Aversa, che nella serata di domenica 23 settembre ha animato le navate della chiesa di San Paolo Apostolo al parco verde di Caivano, e che ha visto la presenza (impalpabile, stando ai commenti raccolti a margine dell’evento – ndr) dell’europarlamentare Erminia Mazzoni, costretta dal lungo incalzare delle istanze provenienti dagli intervenuti ad ammettere che poco o nulla è nelle possibilità sue e dei colleghi che siedono sulle comode poltrone del parlamento europeo contro il dramma dei roghi tossici che affligge le province di Napoli e Caserta, il coordinamento comitati fuochi ritorna a riunirsi per fare il punto della situazione in vista degli ultimi appuntamenti della campagna di raccolta firme contro i roghi che si chiuderà il 30 settembre.

Incassato l’impegno dell’onorevole Mazzoni a contattare i rappresentanti del coordinamento in occasione della prossima spedizione della commissione rifiuti per analizzare insieme il problema roghi e le sue cause, i comitati e le associazioni che compongono il mega sodalizio anti roghi, Giovedì 27 Settembre, alle ore 18.30, si ritroveranno al Cantiere Giovani di Frattamaggiore per coordinarsi al meglio sulle prossime iniziative collettive che nell’enorme girandola di banchetti e iniziative organizzati in lungo e in largo dall’entroterra nolano fino al litorale domitio, vedranno tra l’altro la presenza di un punto di raccolta firme a sostegno della querela contro il presidente della Regione Campania, i Presidenti delle Province di Napoli e Caserta, e le amministrazioni comunali di oltre 40 comuni a cavallo delle due province campane, anche presso i locali del Real sito di Carditello che per l’ennesima volta, nelle giornate di sabato 29 e domenica 30 settembre, saranno aperti in via straordinaria per richiamare l’attenzione su un’altra grave criticità della provincia di Caserta come quella del rischio di totale abbandono che grava sul gioiello borbonico la cui sorte continua ad oscillare sul filo delle aste per la vendita della struttura che continuano sistematicamente ad andare deserte palesando il rischio sempre più concreto di consegnare al degrado assoluto un autentico patrimonio storico-artistico di Terra di lavoro.

 

Vincenzo Viglione

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