CASAGIOVE – Il primo appuntamento con il corso di Economia, organizzato dal Coordinamento cittadino del PD,  è fissato per questo pomeriggio, con inizio alle ore 17,00, presso la sede del PD in via Santa Croce. Oggetto della prima giornata è la crisi finanziaria ed i suoi rapporti con l’economia reale e le ricadute sul Paese.

“Saranno esaminate” – ha affermato Carlo Comes, coordinatore cittadino del PD – “con linguaggio semplice e immediato, coadiuvato da un quadro esemplificativo proiettato in contemporanea, le interazioni che sussistono tra temi finanziari, economici, sociali e antropologici. Di grande interesse l’illustrazione delle ragioni e degli effetti delle bolle finanziarie che hanno rotto gli equilibri finanziari. Il ruolo delle banche, i loro errori, le loro speculazioni. Avremo finalmente chiaro il quadro dei debiti sovrani” – ha aggiunto l’esponente democratico – “delle ragioni che li hanno prodotti, delle possibilità di riportarli sotto controllo. La seconda sessione, fissata per il prossimo 3 ottobre, sarà, invece dedicata, all’illustrazione dei possibili modelli di sviluppo che garantiscano più giustizia sociale dentro uno scenario interno e internazionale assai carico di diseguaglianze. Il corso di economia del PD Casagiovese non è una proposta per esperti del settore” – ha tenuto a precisare Comes – “Esso è stato, invece, pensato e voluto per dare risposte semplici e immediate a chi fatica a comprendere i processi in atto e financo i termini. Quando si è appreso, da una seria e attendibile statistica, che solo il 24,8% degli italiani aveva acquisito il significato dei principali termini usati per gli indicatori della crisi, si è deciso, con convinzione, che una diffusione semplificata di alcuni elementari concetti di economia e finanza non poteva che far bene a tutti per evitare di assistere ad un dibattito globale, senza coglierne i contenuti. I Democratici Casagiovesi” – ha proseguito l’iper attivo dirigente del PD – “consapevoli, di tanta indecenza che connota in più parti del Paese la politica, sono impegnati a dare un esempio di disponibilità e di spirito di servizio; a contribuire a diffondere un’idea di una “bella politica” capace di intercettare bisogni ed esigenze dei cittadini, praticare una rigorosa onestà, contrastare le camorre e le assuefazioni ad esse, porre sempre, avanti a tutto, il bene comune. Perché ciò possa essere fatto è necessario che cresca la cultura e la corretta informazione e che i cittadini sappiano discernere tra propaganda, demagogia e verità. In politica, come nella decadente società attuale, c’è troppa poca verità e questo non aiuta la democrazia. Questa” – ha, infine concluso Comes – “è una delle ragioni che hanno sostenuto la scelta del corso d’economia, questa la ragione di tante iniziative tese ad ascoltare i cittadini e a confrontarsi con loro su proposte e progetti.

 

Nunzio De Pinto

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